di Fabio Mencocco – L’allarme per gli incendi nell’area tristemente nota come Terra dei fuochi non accenna a scemare. L’estate continua il suo corso, i rifiuti si accumulano e vengono bruciati. Tutto continua, nonostante una parziale repressione dello stato. Tutto continua, come un film già visto in cui si sa perfettamente qual è il drammatico finale.
Solo nella giornata di ieri si sono registrati due grandi incendi: uno tra le campagne di Parete, l’altro sulla provinciale tra Trentola Ducenta ed Ischitella. Zona già segnate, che fanno parte da tempo dell’area delle Terra dei fuochi. A bruciare tra le fiamme c’era anche materiale plastico e rifiuti solidi urbani, che hanno rilasciato nell’aria una densa nube nera che si è sparsa prima sulle campagne coltivate e poi ha lasciato il suo fetore nauseabondo sul centro abitato. Anche questo è un film già visto, di cui quasi si ci è fatta l’abitudine. Così come ci si è abituato a barricarsi in casa, come hanno dovuto fare i cittadini di San Cipriano e Casapesenna, quando l’altra sera lungo la provinciale è stato bruciato un cumulo di rifiuti che conteneva pezzi di amianto. Anche in questo caso era tutto premeditato: i rifiuti ‘apparecchiati’ per essere bruciati e per smaltire illecitamente amianto. Tutto già visto, tutto come previsto.
In molti degli 88 comuni che fanno parte dell’area della Terra dei fuochi mancano le telecamere. Ne è un esempio proprio la provinciale San Cipriano-Casapesenna, comune dove c’era anche un progetto per l’installazione dell’occhio elettronico che è drammaticamente naufragato. Senza controllo nelle arre periferiche di questi comuni si continua ad accumulare ed a bruciare, senza essere notati, senza alcun problema. Intanto nella giornata di ieri è arrivato l’annuncio che per contrastare il fenomeno Terra dei fuochi è stato chiuso un accordo per rafforzare gli asset forniti all’Esercito. Questa volta entreranno in campo satelliti, aerei, droni e analisti dell’Aeronautica militare. Questi elicotteri a pilotaggio remoto, potranno volare su quei comuni che hanno firmato il ‘Piano d’azione per il contrasto dei roghi dei rifiuti’, avviato con il protocollo d’intesa firmato a Caserta lo scorso 19 novembre tra il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, i rappresentanti di sette ministeri (Ambiente, Interni, Sviluppo economico, Difesa, Salute, Giustizia, Sud) e la Regione Campania. I costi saranno coperti dal ministero dell Difesa, quindi non ci saranno ulteriori spese. Sperando che il piano vada in porto, che i droni possano dare un aiuto concreto ai cittadini e che questa volta non sia un film già visto.
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