Con la dieta mediterranea è possibile aumentare la longevità e prevenire una serie di malattie croniche. Questo ulteriore riconoscimento arriva dagli Stati Uniti. A confermarlo è Confagricoltura sulla base della classifica stilata dalla Us News andr World Report, autorità a livello mondiale nella consulenza ai consumatori, sulla base dei pareri resi da un gruppo di esperti sanitari indipendenti che hanno esaminato 41 regimi alimentari.
“Questo ennesimo riconoscimento giunto dagli Stati Uniti conferma l’assoluta mancanza di fondamento delle indicazioni di nocività dei prodotti destinati all’alimentazione basate sul contenuto di grassi, zucchero e sale” ad affermarlo è il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti che aggiunge: “Il mio riferimento va a quei sistemi di etichettatura a ‘semaforo’ e ‘nutriscore’ utilizzati in alcuni stati membri dell’Unione europea. Senza dimenticare che nei mesi scorsi in seno all’Onu si è discusso, per fortuna senza esito, sul varo di politiche fiscali per dissuadere dal consumo di cibi insalubri, tra quali sarebbero rientrate alcune eccellenze del “Made in Italy” agroalimentare”.
A novembre del 2010, proprio la dieta mediterranea è stata riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità. Un vero e proprio modello alimentare salubre, con valenza nutrizionale, sociale e culturale. “Proprio di questo si dovrebbe tener conto in tutti i consessi” fa sapere il presidente di Confagricoltura.
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