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Dall’Iran alla segreteria Flai Cgil, la storia di Samira

“Sono venuta in Italia perché volevo essere una donna indipendente e nel mio paese, questo non può accadere”. A parlare è Samira Lofti Khah, 34enne di origini iraniane, eletta alla segreteria provinciale della Flai Cgil Caserta. “L’incontro con il sindaco è avvenuto quasi per caso, ora mi occupo dello sportello immigrazione”

Dall’Iran all’Italia in nome dell’indipendenza

“Nel mio paese non è facile essere una donna. Io non volevo essere una giovane sposa ed essere succube di un uomo, per questo sono partita”. Così Samira Lofti Khah, che ora fa parte delle segreteria Flai Cgil Caserta, racconta la sua storia. L’arrivo in Italia, con un visto da studente, c’è stato nel 2012, prima in Sardegna dove si è laureata in pianificazione urbanistica e ambientale, poi l’arrivo a Caserta. “Qui ho avuto i primi problemi con i documenti e mi sono rivolto all’ufficio della Cgil che si trova nei pressi della stazione ferroviaria”. Da quell’esperienza è nata una collaborazione che dura da quattro anni: “Mi hanno accolta, mi hanno aiutata e non potrò mai dimenticarlo”.

Lo sportello immigrazione a Castel Volturno

Samira si occupa da quattro anni dello sportello immigrazione a Castel Volturno. “Facendo sindacato di strada andiamo nei punti di ritrovo dei lavoratori, nelle case ed in posti di frontiere come Pescopagano, per informarli dei loro diritti” racconta la componente della segreteria Flai Cgil. Solo a Castel Volturno, ci sono almeno 15 mila immigrati irregolari, tanti vengono sfruttati con lavoro sottopagati e non regolarizzati. Molti lavorano nelle campagne e “non conoscono i propri diritti”. “Tanti braccianti agricoli non sanno nemmeno che possono fare domanda di disoccupazione” fa sapere Samira che aggiunge: “Molto spesso anche la lingua rappresenta un ostacolo e c’è chi, pur avendone diritto, non riesce a parlare con la Prefettura per avere il permesso di soggiorno”.

Il decreto sicurezza

Lo sforzo di sindacati come la Cgil, si scontra con le ultime normative come il decreto sicurezza, varato dal governo giallo-verde. Secondo Samira la misura è “sbagliata” perché “non poter essere iscritto all’anagrafe significa non avere un’identità. Questo taglia fuori le persone dal sistema sanitario ed anche le assunzioni sono impossibili. Non capisco come questo possa favorire l’integrazione, anzi secondo me genera insicurezza”. Per la nuova componente della Flai Cgil Caserta, Salvini ed il nuovo governo negando il permesso di soggiorno per motivi umanitari ha “messo in difficoltà molti migranti. Questo tipo di permesso è quello in possesso di tante persone che sono in Italia. La decisione ha spiazzato tutti, tanto che nessuno ha avuto il tempo di poter richiedere un altro tipo di permesso”.

redazione

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