Quando si avvia un finanziamento, in caso di estinzione anticipata, è importante sapere cosa ti deve la banca: fai molta attenzione.
A tutti capita nel corso di una vita di sottoscrivere un finanziamento. Per questo motivo è importante considerare attentamente quelli che sono i costi, spesso significativi, che si addebitano al momento della firma del contratto. Questi possono essere riscossi subito o spalmati con le successivi rate. Quindi il prestito e le sue spese si possono dividere in due categorie: i costi di recurring e quelli di up-front.
Per quanto riguardo i costi di recurring stiamo parlando di quelle voci che accompagnano il finanziamento durante la sua vita intera come l’assicurazione. Mentre i costi up-front sono costituiti da quelle voci legate alla lavorazione della richiesta di prestito come può essere l’istruttoria della pratica. A queste spese, poi si aggiungono anche gli interessi corrispettivi. Mentre invece il TAEG serve per individuare il costo globale di un prestito. Adesso per i consumatori è possibile scoprire cosa deve la banca in caso di estinzione anticipata del finanziamento.
Quando si parla di estinzione anticipata di un finanziamento è fondamentale comprendere i diritti del consumatore e i costi che potrebbero essere coinvolti in questo processo. In caso di estinzione anticipata di un prestito, il cliente ha il diritto di richiedere il rimborso di tutti i costi non goduti, inclusi quelli iniziali e quelli ricorrenti. È importante sottolineare che questo diritto è garantito anche dalla legge e dalla giurisprudenza.
Secondo una pronuncia della Cassazione, il consumatore ha diritto a una riduzione equa del costo complessivo del credito, come stabilito dal Codice dell’Industria e del Commercio (CICR). Questo significa che il consumatore ha diritto al rimborso di tutti i costi del credito, compresi gli interessi e le altre spese correlate al finanziamento. È essenziale notare che qualsiasi clausola contrattuale che limiti questo diritto del consumatore è considerata nulla e determina uno squilibrio significativo dei diritti e degli obblighi contrattuali.
Inoltre, la Direttiva europea 87/102/CEE sottolinea il diritto del consumatore di adempiere anticipatamente agli obblighi derivanti dal contratto di credito, con la conseguente possibilità di ottenere una riduzione equa del costo complessivo del credito. La Corte di Giustizia ha confermato che limitare la riduzione del costo totale del credito solo ai costi correlati alla durata del contratto sarebbe contrario alla natura effettiva di questo diritto, poiché potrebbe comportare pagamenti non ricorrenti più elevati al momento della conclusione del contratto di credito.
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