Scuola

In provincia di Latina 12 famiglie hanno ritirato i figli da una scuola perché in classe c’erano troppi alunni stranieri

La composizione multietnica di diverse classi di prima elementare di una scuola nel Lazio ha sollevato polemiche: ecco cosa è successo

A Fondi, in provincia di Latina, composizione multietnica delle classi di prima elementare dell’Istituto Comprensivo Aspri ha provocato una reazione da parte di alcuni genitori italiani. Dodici famiglie hanno deciso di trasferire i propri figli in altre scuole della città, non accettando che oltre il 50% degli studenti nella classe fosse di origine straniera. Nello specifico, si tratta di bambini di nazionalità indiana, pakistana e albanese.

Presidente della comunità indiana nel Lazio: “Questa è integrazione?”

Le famiglie di nazionalità indiana, in particolare, si sono sentite emarginate e hanno denunciato la situazione come una chiara forma di discriminazione. Gurmuk Singh, presidente della comunità indiana del Lazio, ha manifestato il proprio disappunto ai microfoni del Tgr Lazio: “Hanno fatto 3 classi, A, B, C: una ha tutti indiani, una tutti albanesi, una tutti italiani. Ma questa è integrazione?”. Singh ha espresso chiaramente il malcontento della comunità indiana, che si sta ora interrogando se ritirare a sua volta i propri figli dalla scuola.

La preside dell’istituto: “Un evento profondamente triste”

Anche il sindaco di Fondi è intervenuto sulla vicenda, ammettendo che “si è creata una classe dove alcune mamme hanno ritirato i figli da scuola perché hanno ritenuto una presenza eccessiva di stranieri”. Tuttavia, il primo cittadino ha cercato di ridimensionare il problema, sottolineando come la situazione abbia amareggiato profondamente la preside dell’istituto, che si è ritrovata a gestire una problematica complessa e inaspettata. La preside Adriana Izzo, in un’intervista rilasciata a La Repubblica, ha espresso la sua profonda tristezza per quanto accaduto, affermando: “Gli eventi verificatisi mi hanno profondamente rattristato per i principi ed i valori che ispirano il mio operato come persona prima e come dirigente scolastico nella pratica quotidiana”.

Studenti | Pixabay @davit85 – iReporters

Izzo ha spiegato che il numero degli studenti stranieri iscritti alla prima elementare quest’anno ha superato il 50%, una percentuale che ha spinto molti genitori italiani a richiedere il trasferimento dei propri figli. Questo fenomeno, verificatosi nelle prime settimane di settembre, ha causato un drastico sbilanciamento nella composizione delle classi, con sezioni costituite quasi interamente da alunni stranieri. “Nelle prime settimane di settembre si è verificato un improvviso e significativo trasferimento di studenti di nazionalità italiana verso altri istituti, che ha determinato classi con la sola presenza di alunni stranieri, alterando la precedente e più equilibrata composizione delle classi prime”, ha chiarito la preside.

La posizione dell’Ufficio Scolastico Regionale e dell’Anpi

L’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio è intervenuto cercando di trovare una soluzione a questa delicata situazione. Dopo un confronto con la dirigente scolastica e gli uffici dell’Ambito Territoriale di Latina, ha inviato una nota ufficiale alla scuola, chiedendo di riequilibrare la composizione delle classi prime. L’obiettivo dichiarato è quello di garantire una distribuzione più equa degli studenti, al fine di ristabilire una composizione bilanciata tra alunni italiani e stranieri.

Anche l’Anpi di Fondi ha preso posizione sulla questione, criticando apertamente la formazione di classi separate per studenti italiani e stranieri. “A Fondi, all’Istituto Comprensivo Aspri, classi separate per alunne ed alunni di origine straniera, contro ogni principio di integrazione. La scuola deve includere e non discriminare”, ha dichiarato l’Associazione Nazionale Partigiani Italiani in una nota. L’Anpi ha inoltre criticato l’omaggio presente all’ingresso della scuola dedicato all’educazione durante il periodo fascista, sostenendo che il murale rappresenti un richiamo a tempi in cui la difesa della razza era un tema centrale.

Andrea Zoccolan

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