Attualità

La Divina Commedia può essere offensiva per una persona musulmana?

La decisione della scuola media di Treviso di esonerare due alunni dallo studio di Dante sta facendo molto discutere: scopriamo di più sul legame tra il Sommo Poeta e l’Islam

Sta facendo discutere la decisione presa in una scuola media di Treviso di esentare due studenti musulmani dallo studio della Divina Commedia di Dante Alighieri. La vicenda è diventata di dominio pubblico, suscitando reazioni contrastanti. Mentre dalla politica arriva una condanna bipartisan, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha disposto un’ispezione per “verificare come stanno i fatti. L’esclusione dal programma scolastico di uno dei pilastri della nostra letteratura, per motivi religiosi o culturali ancora non abbiamo ben capito, è del tutto inammissibile”.

Secondo quanto si è appreso, un docente della scuola avrebbe scritto alle famiglie dei due studenti di terza media, già esentati dall’ora di religione,  per chiedere il consenso a trattare un’opera a sfondo religioso in contrasto con la loro fede. I familiari dei ragazzi avrebbero quindi optato per l’esenzione, e l’insegnante avrebbe predisposto per loro un programma alternativo dedicato a Giovanni Boccaccio.

Enrico Galiano: “Tanti i punti in comune con l’Islam”

Enrico Galiano, docente e scrittore, è intervenuto sulla polemica su Il Libraio.it, offrendo un’analisi approfondita delle connessioni tra l’opera di Dante e la cultura islamica. “Certo, non si può negare che Dante abbia riservato parole poco gentili per Maometto, condannandolo all’Inferno tra i ‘seminatori di scandalo e di scisma’” – osserva Galiano – “Però, se ci fermiamo a questo dettaglio, rischiamo di perderci tutto il resto. Per esempio, sapevate che nel Limbo dantesco ci sono personaggi illustri della cultura islamica come Saladino, Avicenna e Averroè?”.

Dante Alighieri | Ansa – ireporters.it

Galiano sottolinea che la struttura della Divina Commedia sembra avere punti di contatto con il “Libro della Scala”, un testo islamico antecedente a Dante che descrive il viaggio ultraterreno del profeta Maometto. “Quel testo era stato per certo argomento di lezione del maestro di Dante, Brunetto Latini, che sappiamo quanta influenza ha avuto su di lui e sulla sua opera. Coincidenze? Forse, ma è assai probabile che Dante, consapevolmente o meno, sia stato influenzato da queste idee”. Secondo Galiano, “escludere gli studenti musulmani dallo studio della Commedia significa rinunciare a questa ricchezza, a questa possibilità di scoprire come le culture si influenzino a vicenda. Invece di vedere la Divina Commedia come un’opera divisiva o, peggio, come una specie di baluardo dell’italianità, possiamo considerarla un’opportunità per dialogare”.

L’Influenza della Cultura Islamica su Dante

L’opera di Dante non è solo un simbolo della cultura cristiana medioevale, ma rappresenta anche un ponte verso altre tradizioni e culture. Questo si evince non solo dalla presenza di illustri personaggi islamici nel Limbo, ma anche dalle influenze letterarie che Dante potrebbe aver ricevuto. Ad esempio, l’astronomo al-Farghani guida Dante nella risoluzione di problemi legati al moto e alle dimensioni degli astri nella “Vita Nova”, mentre al-Bitruji, al-Ghazali e Avicenna influenzano la filosofia del “Convivio”.

L’influenza del “Libro della Scala di Maometto” sulla Divina Commedia è stata oggetto di studio per secoli. Asìn Palacios nel 1919 segnalò come il viaggio mistico del Profeta nell’Aldilà, descritto nella Sura XVII del Corano, avesse sorprendenti similitudini con il viaggio dantesco. Questa teoria è stata sostenuta da varie scoperte successive, tra cui la traduzione del “Libro della Scala” effettuata alla corte di Alfonso X il Savio, di cui il maestro di Dante, Brunetto Latini, era probabilmente a conoscenza. Le similitudini tra le opere includono le pene inflitte ai dannati, la struttura dell’Inferno come un imbuto a cerchi concentrici e l’idea di una guida che accompagna il viaggiatore. Questi paralleli dimostrano che Dante potrebbe aver tratto ispirazione anche dalla tradizione islamica, oltre che dalle culture greca, romana e cristiana.

Andrea Zoccolan

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