Scuola

Libri di testo troppo cari, l’Antitrust avvia un’indagine sull’editoria scolastica

L’indagine “intende approfondire le dinamiche concorrenziali dei mercati interessati e una serie di criticità oggetto di ricorrente considerazione pubblica, come l’andamento dei prezzi, le modifiche frequenti delle edizioni, le difficoltà di approvvigionamento e delle modalità di distribuzione, le possibili rigidità nelle modalità di adozione scolastica, anche considerando le innovazioni tecnologiche nel settore“, si legge nel comunicato dell’Antitrust

L’Antitrust ha avviato un’indagine sull’editoria scolastica “comprensiva dei libri destinati sia alla scuola primaria che alle scuole secondarie di primo e secondo grado, oltre alla cosiddetta editoria parascolastica“. Al centro del provvedimento ci sono l’aumento incontrollato dei prezzi, le difficoltà di reperimento dei titoli e le dispute sui diritti di proprietà e altri punti importanti. L’annuncio è arrivato ieri mattina tramite comunicato. “Gli editori conoscono con ampio anticipo l’entità della domanda da soddisfare: sembrerebbero tuttavia ricorrenti i ritardi nella fornitura dei libri di testo in tempo utile per l’avvio dell’anno scolastico“, fa sapere l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato.

Qual è il valore dell’editoria scolastica

L’editoria scolastica vale circa un miliardo di euro l’anno con un target di riferimento di 8 milioni di persone fra docenti e allievi. Il Codacons ha stimato una spesa per studente di 1.300 euro, considerando tutto il materiale necessario (quaderni, zaini, diari, prodotti di cancelleria, materiale da disegno, libri e dizionari) ed è stata rilevata una crescita media del +6,6% sul 2023 e punte del +18% per i testi scolastici. Secondo l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, quest’anno si spenderanno in media 591,44 euro per comprare i libri di testo necessari e almeno due dizionari, pari al 18% in più dell’anno precedente.

Libri di scuola | unsplash @MariPotter – Ireporters.it

L’indagine

L’Antitrust ha deciso di avviare un’indagine conoscitiva. Al centro del provvedimento ci sono le dinamiche concorrenziali e aspetti critici come i prezzi, le modalità di distribuzione, le difficoltà di approvvigionamento ecc..

L’indagine “intende approfondire le dinamiche concorrenziali dei mercati interessati e una serie di criticità oggetto di ricorrente considerazione pubblica, come l’andamento dei prezzi, le modifiche frequenti delle edizioni, le difficoltà di approvvigionamento e delle modalità di distribuzione, le possibili rigidità nelle modalità di adozione scolastica, anche considerando le innovazioni tecnologiche nel settore, soprattutto per quanto riguarda la combinazione dei formati cartaceo-digitale e la circolazione dei diritti di proprietà delle edizioni digitali“, si legge nel comunicato dell’Antitrust.

Tenuto conto, da un lato, del periodico impegno economico per l’acquisto dei libri scolastici sostenuto dai consumatori privati e dalle amministrazioni pubbliche, e dall’altro della possibilità di connessioni, sinergie e criticità condivise tra le produzioni destinate ai diversi cicli scolastici, si ritiene opportuno approfondire lo stato attuale di tutti i diversi mercati del prodotto dell’editoria scolastica“, si specifica. Il responsabile del procedimento è il dott. Luca Arnaudo. Tramite indagine si chiede, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del comunicato, di far pervenire da parte di ogni soggetto interessato contributi:

  • sulle criticità esistenti nelle dinamiche di adozione, produzione e distribuzione dell’editoria scolastica (es. livelli di prezzo dei prodotti, difficoltà di approvvigionamento, frequentimodifiche delle edizioni, eventuali distorsioni competitive nella distribuzione al dettaglio tra librerie, GDO e grandi rivenditori online, ecc.),
  • difficoltà e ostacoli riscontrati nei mercati secondari dell’editoria scolastica e/o nello sviluppo di modalità alternative di utilizzo dei libri di testo volte a contenere i costi a carico dei consumatori (es. noleggio, comodato d’uso),
  • opportunità e criticità osservabili nello sviluppo e impiego delle edizioni digitali dei libri scolastici,
  • opportunità di modifiche e riforme a normativa e regolamenti vigenti attinenti a editoria scolastica,
  • adozione e impiego dei libri scolastici,
  • tetti di spesa per l’acquisto a carico dei consumatori.

Le associazioni dei consumatori si dichiarano soddisfatti del provvedimento. “È positivo l’avvio di un’indagine da parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato sull’editoria scolastica. I costi per l’acquisto dei libri di testo sono troppo elevati e rappresentano un carico che grava pesantemente sulle famiglie” ha detto Anna Rea, presidente Adoc nazionale. Il Codacons commenta: “Ogni anno, attraverso piccole modifiche ai testi, una nuova prefazione, capitoli introduttivi, e cambiamenti minimi, si immette sul mercato un nuovo testo scolastico che deve essere acquistato per sostituire quello dell’anno precedente. Un danno per le famiglie che devono così acquistare un nuovo libro indicato dai professori, andando incontro ad una spesa aggiuntiva che porta il conto complessivo del caro-scuola a raggiungere, tra libri e corredo, la soglia dei 1.300 euro a studente”.

Giuliana Presti

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