Categories: Cronaca

“L’Umbria non è Casal di Principe”, l’enorme luogo comune che non fa onore

“L’Umbria non è Casal di Principe” è la frase di Walter Verini, deputato del Pd e commissario in Umbria, che continua a far discutere. Dopo le reazioni del mondo politico arrivano anche quelle della società civile e non solo quella casalese.

Manlio Majorani, capo scout, è campano ma è umbro di adozione e Casal di Principe la conosce non per sentito dire o per luoghi comuni. “Che l’Umbria non è Casal Di principe, e non ci voleva un deputato umbro per dirlo, l’ho sentito dire anche al sindaco Natale, ma in un senso leggermente diverso: Casal di Principe infatti (intesa come quella comunità di persone oneste che dobbiamo giustamente prendere come rappresentanza della città), ha oggi un senso del sacrificio per la propria città che altre comunità territoriali, in Umbria come in Veneto e come in qualunque altra parte d’Italia, devono ancora sviluppare”, ha detto Majorani, decidendo di intervenire nella polemica cominciata ieri mattina, quando Walter Verini intervenendo durante la trasmissione Mattina5, si è lasciato andare ad affermazioni decisamente poco edificanti. E’ stato poi lo stesso Verini a tentare di correre ai ripari ammettendo di far riferimento alla vecchia Casal di Principe. “Un maldestro tentativo di sottrarsi ad un mea culpa“, secondo il sindaco Renato Natale, per il quale a Casal di Principe non è mai mancata quella stragrande parte della società che ha lottato per il riscatto e per il rinnovamento. “Meglio sarebbe chiedere semplicemente scusa“, ha detto Natale.

Una bambina di 11 anni

“Una bambina di 11 anni qualche anno fa –ricorda Majorani- mi ha accolto su quelle terre con un cuscino e una lanterna in mano, dicendomi che stando lì avrei conosciuto una storia e che avrei dovuto decidere se farla mia accendendo la luce su quel territorio, o avrei potuto girare la testa sul cuscino illudendomi di aver ascoltato una storia che non mi riguardava direttamente”. Casal di Principe, secondo lo scout metà campano e metà umbro ha maturato un senso di civiltà “grazie a tutta la sua travagliata storia, alle cicatrici, alle ferite ancora aperte che ancora pesano come macigni, ma per quel che ho visto con i miei occhi in questo momento può dare lezioni di cittadinanza attiva, e soprattutto ha gli occhiali giusti per riconoscere certi fenomeni che sono presenti anche nelle altre regioni d’Italia (diciamocelo…anche nella verde Umbria) ma ancora non sono deflagrati, e sono perfetti per chi vuole girare la testa dall’altra parte”.

redazione

Recent Posts

Forever Open: Italy for Christ rende speciale il Giubileo 2025

Italy for Christ presenta Forever Open, un progetto unico pensato per il Giubileo 2025 che…

1 settimana ago

Fiumicino, un convegno per rilanciare la marineria: appuntamento il 27 maggio

Un incontro per dare voce a chi vive il mare ogni giorno, tra progetti e…

3 settimane ago

Fiumicino, Festa del Podere 2025 il 7 giugno: evento gratuito con birra e artigiani

Il 7 giugno 2025 il birrificio Podere 676 apre le porte alla Festa del Podere,…

4 settimane ago

Il linguaggio segreto della moda presentato a Roma il primo libro di Ida Galati tra arte, stile e performance

Un evento speciale alla Kou Gallery per riflettere sul potere espressivo degli abiti Roma –…

1 mese ago

Gita fuori porta in Umbria: rafting alla Cascata delle Marmore a un’ora da Roma

A meno di novanta minuti da Roma, nel cuore dell’Umbria più verde, esiste un luogo…

1 mese ago

SPA e terme 1°maggio 2025 : le SPA più belle di Roma per una pausa rigenerante

Scopri le 5 spa imperdibili a Roma per una giornata di relax autentico. A fine…

2 mesi ago