Circa 500 militari per combattere la criminalità a Castel Volturno. In particolare l’esercito dovrà supportare le forze dell’ordine per il contrasto alla mafia nigeriana, che ha riportato Castel Volturno in quel tritacarne mediatico fatto anche di spettacolarizzazione della notizia. Così sull’onda dei presunti espianti d’organo si è deciso di combattere questo problema con l’invio dei militari, ma a chi servono? Potranno veramente risolvere, anche in parte, i problemi di Castel Volturno?
Nell’editoriale per ireporters.it di Vincenzo Ammaliato, si parla del contingente militare inviato a Castel Volturno sull’onda mediatica dell’inchiesta dell’Fbi sul trapianto di organi. Ma a Castel Volturno serve l’arrivo dell’esercito per contrastare la mafia nigeriana? Secondo Ammaliato la mafia nigeriana ha dei codici completamente diversi a quella italiana, i traffici vengono fatti in modo totalmente diversi, nel chiuso delle proprie case. “Questo tipo di malavita non cerca l’occupazione del territorio”. Quello che è evidente invece è il dramma della prostituzione, delle ragazze sulla domiziana ma “la madame che controllano le prostitute come vengono contrastate dai militari?” si chiede Ammaliato.
“Se si vuole veramente contrastare questa forma di criminalità bisogna chiedere a chi veramente fa questo compito. La politica, prima di inviare i militari è andata ad esempio da procuratore nazionale antimafia a chiedere cosa potesse servire per aiutare Castel Volturno? Sono sicuro che se lo avesse fatto l’invio dei militari non sarebbe stata la priorità di chi tutti i giorni combatte la mafia nigeriana” dice Ammaliato nel video reportage, in cui indica alcune priorità per un paese che si appresta al rinnovo del consiglio comunale, dove c’è stata anche l’arrivo di Roberto Fiore. Il leader di Forza Nuova lo scorso 28 gennaio aveva parlato proprio della presenza della mafia nigeriana, facendo sapere di voler occupare il Comune se quel problema non fosse stato risolto entro un mese.
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