I contagi Covid 19 negli ex Palazzi Cirio hanno innescato una controversa agitazione sociale che rischia di sfociare in disordini importanti. Lo scontro tra mondragonesi e bulgari, ha già avuto picchi di tensione con lanci di pietre e sedie da una parte e con accuse di essere degli untori dall’altra.
Il clima a Mondragone è rovente e l’arrivo dell’esercito che controllerà il rispetto del divieto di uscita e di ingresso da e nella zona rossa, si spera sia in gradi di riportare la calma. “Non è giusto che per una minima comunità di persone non degne, che si comportano da padroni, Mondragone debba pagare un prezzo così alto”, dice Franco D’Oriano, pensionato e membro di associazioni cittadine riassumono il pensiero di molti suoi concittadini, che avevano ricominciato a lavorare da poche settimane dopo il lungo periodo di lockdown, e speravano che la stagione estiva alle porte potesse far dimenticare le difficoltà legate alla pandemia. “Mondragone ha tutto – prosegue il pensionato – dal turismo all’agricoltura, ma non può ripartire a causa di questa situazione. Le istituzioni non hanno fatto nulla, non è possibile che in un appartamento di 50 metri quadrati vivano 25 persone, e nessuno controlli”.
Si infiamma intanto anche la querelle politiche e il gioco del portare acqua al proprio mulino anche in vista delle elezioni regionali. Dopo il botta e risposta tra il governatore Vincenzo de Luca ed il leader della Lega, Matteo Salvini, a tornare sull’argomento gettando altra benzina sul fuoco è Giorgia Meloni, a capo del partito Fratelli d’Italia. “La vicenda accaduta ieri a Mondragone mostra che il governatore della Campania Vincenzo De Luca “più che uno sceriffo è un incantatore di serpenti”, ha detto Meloni. “Sicuramente – sostiene – c’è stata una gestione non felice. La prima regola è che la legge è uguale per tutti. In tutto il periodo dell’emergenza abbiamo denunciato che mentre De Luca faceva le dirette Facebook e minacciava di usare il lanciafiamme alle comunioni, c’erano gruppi di clandestini che liberamente bivaccavano, e chiedemmo a De Luca di parlare meno e fare di più”. “Mondragone si inserisce in questo filone – ha proseguito Meloni – allora De Luca chiese l’esercito ma non fece nulla”.
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