Interviene il presidente della commissione antimafia Nicola Morra sul caso Zara, che funge da esempio di coraggio di molti amministratori che operano in provincia di Caserta.
“In provincia di Caserta, in un territorio particolarmente interessato dalla camorra, una sentenza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha certificato uno spaccato inquietante. Nel 2008 un sindaco in carica, Giovanni Zara venne minacciato e limitata la sua libertà di azione e parola contro la criminalità organizzata. Zara denunciò tutto naturalmente, ma prima ancora stava già aiutando la magistratura a catturare Michele Zagaria capoclan dei Casalesi proprio perché la sua scelta campo a favore della legalità democratica era già stata fatta” ha detto Morra all’Ansa. Quelle minacce sfociarono anche nelle dimissioni di massa della maggioranza, dopo il processo c’è stata una condanna per l’ex vice sindaco Fortunato Zagaria. Questione su cui Morra ha aggiunto: “La sentenza di condanna per minaccia aggravata dal metodo mafioso non può passare inosservata, e non funziona neppure sminuirla parlando ancora di presunte minacce. Al contrario va sottolineato il coraggio dell’ex sindaco Zara proprio in un momento in cui diversi comuni del casertano stanno subendo scioglimenti e primi cittadini vengono indagati per reati di corruzione. La Politica con la “P” maiuscola dovrebbe interrogarsi e non abbandonare gli amministratori coraggiosi”
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