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Villa Literno. Tra bilanci e debiti, Ucciero: “Il dissesto non si chiuderà nel 2020”

“Ufficialmente il dissesto sarà chiuso nel 2020, ma il Comune di Villa Literno in quella data sarà ancora sommerso di debiti” è la denuncia di Antonio Ucciero, consigliere comunale di opposizione del gruppo Noi Liternesi.

Dissesto Villa Literno: bilanci approvati

Solo qualche giorno fa l’Ente guidato dal sindaco Nicola Tamburrino ha approvato in consiglio comunale ben sei bilanci, dal rendiconto 2016 al preventivo 2019, il tutto all’interno della procedura controllata dall’ufficio finanze del Ministero dell’Interno che in questi anni ha chiesto anche numerosi variazioni ai vari testi presentati dall’esecutivo. Nonostante gli sforzi, la riduzione delle spese e l’assenza di assunzioni il Comune “ufficialmente resta ancora indebitato per oltre dieci milioni di euro, così come certificato dai bilanci che abbiamo approvato solo lunedì scorso”, fa sapere Antonio Ucciero che sottolinea anche come i numeri presentati in consiglio comunale potrebbero discostarsi da quelli in possesso dell’organismo straordinario di liquidazione, subentrato a fine 2015, ovvero quando è stato dichiarato il dissesto finanziario.

“Cinquantacinque milioni di debiti”

“Attraverso un accesso agli atti ho avuto i documenti in cui l’Osl accerta che i debiti che hanno indotto l’Ente in dissesto sono di cinquantacinque milioni di euro”, queste somme dovrebbero essere liquidate almeno al 40% e questo “significa che sul Comune pesa un passivo ancora maggiore di quello dichiarato, che si aggira intorno ai ventidue milioni di euro” fa sapere Ucciero. La situazione resta estremamente complicata anche perché non tutti i debiti sono stati certificati come certi, liquidi ed esigibili, condizione necessaria affinché vengano saldati. “In questo caos è certo che il dissesto non terminerà nel 2020, trasferendo di fatto alle future generazioni un passivo enorme” sottolinea il consigliere di Noi Liternesi. Sul Comune pesa ancora l’incapacità di incassare le tasse comunali, basti pensare che attualmente i cittadini non hanno ricevuto ancora la prima rata della Tari 2018, nonostante secondo cronoprogramma sia scaduta già a giugno del 2019. In questo senso si stanno accumulando debiti anche con la Gisec che vanta circa 3,6 mln di crediti accumulati nei vari anni di mancati pagamenti da parte dell’Ente liternese. Per ora resta una grande confusione contabile, che la maggioranza ha cercato di appianare nel corso degli ultimi anni, mediando anche con il Ministero dell’Interno e scongiurando più volte il fantasma di un possibile scioglimento. In questa situazione si continuerà ad amministrare fino al prossimo anno, quando i cittadini saranno chiamati nuovamente alle urne per eleggere la nuova amministrazione comunale.

redazione

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