
Un congresso che mette al centro l’operatore dell’urgenza
Si è svolta a Roma, nella sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche in Piazzale Aldo Moro, la quinta edizione del Congresso Nazionale “Emergenza e Rianimazione 2025”. Medici, infermieri, soccorritori e studenti delle professioni sanitarie si sono ritrovati per un confronto ad alto livello sulle sfide dell’area critica, con un programma che ha unito aggiornamento teorico e simulazioni pratiche.
A guidare l’iniziativa è stato il dottor Fausto D’Agostino, anestesista-rianimatore e fondatore del Centro Formazione Medica (CFM), da anni impegnato nella costruzione di percorsi formativi orientati alla realtà clinica.
L’obiettivo: formare sul campo chi affronta ogni giorno l’emergenza
Il congresso ha offerto un’esperienza didattica completa, con lezioni frontali, analisi di casi clinici e sessioni di simulazione ad alta fedeltà. Gli scenari riprodotti hanno incluso situazioni complesse di pronto soccorso, terapia intensiva e interventi sul territorio.
“L’idea – ha spiegato il dottor Fausto D’Agostino – è offrire una formazione che sia subito spendibile nella realtà dei reparti e nei territori. Non teoria fine a se stessa, ma esperienza condivisa, simulazione e lavoro di squadra”.
Le istituzioni rispondono presente
Il congresso ha potuto contare sulla partecipazione attiva di importanti figure del mondo politico e sanitario. Tra i presenti, il Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, la Vicepresidente del Senato Mariolina Castellone, il Presidente dell’Ordine dei Medici di Roma Antonio Magi e il Presidente della Fondazione GIMBE Nino Cartabellotta.
Il confronto è stato arricchito dal contributo di moderatori ed esperti di primo piano: il giornalista Gerardo D’Amico, il professor Vito Marco Ranieri (Presidente Onorario del Congresso), il dottor Pier Luigi Spada, il dottor Pierfrancesco Fusco, il dottor Andrea Paoli e il dottor Luigi Carbone.
Un’agenda scientifica orientata al presente e al futuro
Focus su patologie tempo-dipendenti, tra stroke e maxiemergenze
Nel corso della prima giornata sono stati trattati i principali temi legati alla medicina d’urgenza: l’insufficienza respiratoria e cardiaca, i politraumi, le maxiemergenze, le urgenze pediatriche e ostetriche. Centrale anche la riflessione sull’uso delle nuove tecnologie nei contesti emergenziali, con un’impostazione multidisciplinare e orientata alla collaborazione tra diverse figure professionali.
Simulazione e training pratico come cardine della seconda giornata
La seconda parte del congresso ha visto protagoniste le skill station pratiche. I partecipanti si sono esercitati nella gestione delle vie aeree difficili, nelle manovre ACLS in caso di arresto cardiaco, negli accessi vascolari e nell’ecografia d’urgenza. I simulatori di ultima generazione hanno permesso di affrontare scenari realistici, migliorando l’efficienza, la rapidità decisionale e il lavoro in team.
Spazio al merito: premi per chi innova, agisce e comunica
Nel corso della giornata conclusiva sono stati conferiti i riconoscimenti dell’edizione 2025 a figure che si sono distinte per il contributo all’evoluzione del settore. I premi “Protagonista dell’Emergenza”, “Startup dell’Emergenza” e “Giornalista dell’Emergenza” hanno premiato eccellenze nel campo della pratica clinica, della ricerca applicata e dell’informazione scientifica.
Tra le premiate Vira Carbone, Silvia Bencivelli, Maddalena Bonaccorso ed Elvira Naselli, protagoniste della comunicazione sanitaria che da anni raccontano con precisione e sensibilità il lavoro silenzioso e fondamentale degli operatori dell’area critica.
Un congresso che segna il passo dell’emergenza moderna
“Emergenza e Rianimazione 2025” si conferma una piattaforma di formazione e confronto strategico. La presenza simultanea di professionisti, istituzioni, formatori e giornalisti dimostra quanto sia ormai necessario integrare sapere, tecnologia e comunicazione per costruire un sistema sanitario più reattivo, concreto e umano.