Abby e Brittany Hensel mamme. La storia vera che riscrive le regole della maternità

Le famose gemelle

Dopo 30 anni, tornano a far parlare di loro le famose Abby e Brittany Hensel-ireporters.it

Franco Vallesi

5 Settembre 2025

A quasi trent’anni dal loro debutto in TV, le gemelle siamesi più conosciute al mondo sono diventate madri. Un evento che infrange stereotipi, sfida le aspettative mediche e dimostra che la diversità può contenere anche la più straordinaria delle normalità: l’amore.

Le immagini che hanno fatto il giro del mondo mostrano Abby e Brittany Hensel, le gemelle siamesi originarie del Minnesota, con in braccio un neonato. Le due sorelle, che condividono lo stesso corpo ma hanno due teste e due personalità ben distinte, sono apparse sorridenti in uno scatto catturato nel cortile della scuola dove entrambe insegnano matematica a studenti delle medie. Secondo quanto riportato dal The US Sun, le gemelle hanno presentato il bambino ai colleghi, ricevendo abbracci, applausi e commozione.

La notizia della nascita del figlio è arrivata a pochi mesi dal matrimonio di Abby Hensel con Josh Bowling, un ex militare statunitense. Le nozze, celebrate nel 2024, avevano già attirato l’attenzione mediatica, sollevando discussioni e riflessioni sulla sessualità, la vita affettiva e i diritti delle persone con disabilità complesse.

L’annuncio della nascita non è avvenuto tramite interviste o comunicati ufficiali, ma attraverso una sequenza di immagini condivise sui social e rilanciate dalla stampa americana, dove le gemelle non si sono mai esposte oltre quanto ritenuto necessario. La scelta di vivere lontano dai riflettori, pur restando una figura pubblica, è una delle cifre che ha sempre contraddistinto le Hensel, sin da quando, bambine, comparvero nel 1996 al The Oprah Winfrey Show.

Dalla televisione all’insegnamento: una vita costruita contro ogni previsione medica

La loro condizione è rarissima: dicefalia parapaga, una forma estrema di gemellarità con un solo corpo ma due teste. Le due condividono il tronco, gli organi vitali principali, ma possiedono due cuori, due spine dorsali, due stomaci, quattro polmoni, due braccia funzionanti e una pelvi in comune. All’epoca della loro nascita, i medici avevano ipotizzato che non sarebbero sopravvissute oltre pochi giorni. Ma oggi, nel 2025, hanno 35 anni e una carriera, una casa, un marito e un bambino.

Abby e Brittany Hensel mamme
Abby e Brittany Hensel, le famose gemelle siamesi, ora sono mamme-ireporters.it

Abby e Brittany hanno sempre affrontato la loro condizione con naturalezza, rifiutando l’etichetta di “miracolo” e chiedendo di essere considerate due persone distinte. Hanno conseguito una laurea in Educazione presso la Bethany Lutheran College e oggi svolgono la professione di insegnanti. Ognuna di loro gestisce un lato del corpo: Abby controlla la parte destra, Brittany la sinistra, ma ciò non ha mai impedito loro di guidare, cucinare, scrivere alla lavagna, fare sport o ballare.

Il desiderio di maternità, espresso pubblicamente per la prima volta nel documentario “Joined for Life” del 2003, si è concretizzato oggi in modo sorprendente ma perfettamente coerente con il loro percorso. Lontane dall’essere icone da circo mediatico, le Hensel hanno sempre mostrato sobrietà, determinazione e piena consapevolezza del proprio ruolo nel dibattito pubblico sulla disabilità e l’autonomia.

La sfida della normalità e il peso degli sguardi: cosa ci insegna la storia delle gemelle Hensel

La maternità delle Hensel rappresenta una pietra miliare nel racconto contemporaneo della disabilità. In un mondo che spesso considera il corpo non conforme come un limite insormontabile, la loro esperienza infrange barriere culturali e costruisce nuovi modelli di rappresentazione. Non è solo la notizia in sé a essere dirompente, ma il modo in cui hanno vissuto questo passaggio: senza clamore, con dignità e fermezza, dentro una quotidianità fatta di lavoro, impegni scolastici, relazioni familiari.

A livello medico, la gravidanza in una condizione come la loro è possibile ma estremamente complessa, data la condivisione dell’apparato riproduttivo. Gli specialisti sottolineano che, in questi rari casi, una sola delle due gemelle è biologicamente madre, ma entrambe sono madri a tutti gli effetti nel vivere, nel decidere, nell’accudire. E sarà così anche per il bambino, che crescerà con due voci, due intelligenze, due cuori – e una sola, grandissima, presenza.

Il loro esempio costringe il dibattito pubblico a guardare oltre la morbosità, superare l’empatia superficiale, ed entrare in una dimensione più matura: quella del rispetto profondo per la pluralità delle esperienze umane. In un mondo in cui ancora si discute se la disabilità debba essere compatita o “superata”, le Hensel la vivono come condizione identitaria, non come barriera ma come parte piena e orgogliosa di sé.

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