Chiarimenti operativi da FSBA per l’applicazione degli ammortizzatori sociali nel comparto moda artigiano.
Il Fondo FSBA è tornato a intervenire con un documento ufficiale datato 5 settembre 2025, fornendo nuove istruzioni operative per l’utilizzo degli ammortizzatori sociali nel settore moda, comparto che rientra tra le aree coperte dagli strumenti di sostegno all’occupazione per l’artigianato. I chiarimenti, pubblicati sul portale ufficiale, rispondono alla necessità di uniformare le procedure per la gestione delle prestazioni in favore delle aziende artigiane e dei lavoratori coinvolti in sospensioni o riduzioni dell’attività.
Le novità riguardano sia gli aspetti tecnici della domanda, sia le modalità con cui il datore di lavoro deve fornire la documentazione richiesta. Secondo quanto specificato, il FSBA ribadisce l’obbligo di utilizzare esclusivamente il portale telematico per la trasmissione delle istanze, precisando alcuni passaggi critici che, nelle settimane precedenti, avevano generato confusione tra le imprese. Il settore moda, in particolare, è uno di quelli dove il ricorso agli ammortizzatori è stato più intenso negli ultimi mesi, anche a causa della stagionalità e delle oscillazioni produttive.
Settore moda e artigianato: cosa prevede la nuova gestione delle richieste
La circolare pubblicata dal Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato specifica che i datori di lavoro operanti nel comparto moda devono attenersi a un flusso procedurale standardizzato, già valido per altri comparti, ma adattato alle particolarità produttive di questo settore. Le aziende devono caricare online, all’interno del gestionale FSBA, la dichiarazione aziendale, il verbale sindacale e il prospetto informativo sul calendario di sospensione dei lavoratori.

Tra i punti su cui il Fondo ha ritenuto necessario intervenire ci sono i casi di variazione di programmazione delle giornate di sospensione rispetto a quanto inizialmente dichiarato. In questi casi, FSBA ha precisato che saranno accettate modifiche solo se comunicate entro 5 giorni dalla data della variazione. Non verranno invece accolte modifiche retroattive o incomplete.
È stato chiarito anche il ruolo degli Enti Bilaterali Territoriali, a cui spetta il compito di verificare il rispetto delle condizioni e la completezza delle domande. Le prestazioni economiche restano vincolate all’approvazione da parte di FSBA, che effettuerà controlli sulla documentazione allegata, sui codici fiscali dei beneficiari e sull’idoneità delle motivazioni aziendali alla sospensione.
I tempi di erogazione e gli obblighi per aziende e lavoratori
Uno degli aspetti più rilevanti del documento è legato ai tempi di liquidazione delle prestazioni: FSBA ha dichiarato che, a partire da settembre, le tempistiche dovranno ridursi drasticamente. L’obiettivo è completare la fase istruttoria entro 20 giorni lavorativi dalla ricezione della domanda completa. Una tempistica che punta a ridurre i ritardi che avevano caratterizzato parte delle pratiche nei mesi estivi.
Sul versante dei lavoratori, viene confermata la necessità di partecipare ai percorsi formativi eventualmente proposti, in ottica di riqualificazione professionale, pena la decadenza dal diritto all’integrazione salariale. La responsabilità del monitoraggio è demandata alle Regioni, in collaborazione con le associazioni di categoria.
Le aziende, infine, devono conservare per almeno 5 anni tutta la documentazione prodotta in fase di domanda, inclusi i report di attività e le evidenze delle giornate effettive di sospensione. Le verifiche potranno essere effettuate a campione anche dopo l’erogazione delle somme, come chiarito nel documento pubblicato ieri.