Scattano nuovi rincari sulle forniture energetiche: servono accorgimenti concreti per tagliare i costi, tra consumi mirati e bonus attivi.
Dal 1° settembre 2025 le bollette di luce e gas tornano a salire. I nuovi adeguamenti, comunicati da Arera, riflettono l’aumento delle quotazioni internazionali dell’energia e la revisione trimestrale delle tariffe. Non è un’impennata improvvisa, ma una progressione che preoccupa molte famiglie italiane già in difficoltà per il caro-vita. L’incremento riguarda in particolare i contratti nel mercato tutelato, ancora attivi per milioni di utenti, ma non risparmia chi è passato al mercato libero. Il problema è che, senza interventi strutturali, il costo medio mensile per una famiglia tipo torna sopra i 140 euro per la sola fornitura elettrica, con picchi ancora più alti in autunno.
Mentre il Governo discute l’estensione di alcuni bonus sociali e le associazioni dei consumatori chiedono un nuovo scudo per le fasce più fragili, molte persone si trovano già a dover fare i conti con bollette anticipate più alte del previsto. Le strategie per limitare l’impatto esistono, ma vanno conosciute e applicate con costanza. Si parte dalle abitudini quotidiane, ma non basta: servono strumenti di monitoraggio, scelte contrattuali più consapevoli e l’attivazione delle agevolazioni disponibili. A settembre, ogni dettaglio conta.
I motivi dell’aumento e chi paga di più
Il rincaro di settembre è stato determinato dalla crescita del prezzo all’ingrosso dell’energia sui mercati internazionali, ma anche da una revisione delle componenti tariffarie. L’incremento incide in modo maggiore su chi ha ancora un contratto nel servizio di maggior tutela, che sarà comunque dismesso nel corso del 2026. Per queste utenze, Arera ha aggiornato le tariffe in modo automatico, riflettendo il nuovo equilibrio tra domanda e offerta.

La crescita della domanda, spinta dalle ondate di calore estive e dalla ripresa della produzione industriale, ha alzato il costo della materia prima. In parallelo, la fine di alcuni sconti introdotti nel biennio 2022–2023 per contenere gli effetti della guerra in Ucraina ha riportato in bolletta voci che erano state temporaneamente sospese. Non a caso, le famiglie numerose o chi vive in case poco efficienti paga di più. I consumi elevati, specie se concentrati in fasce orarie costose, incidono in modo diretto sul totale da versare.
Anche nel mercato libero, i rincari si fanno sentire. Alcuni operatori hanno già aggiornato le condizioni economiche, mentre altri lo faranno nei prossimi mesi. Spesso, chi ha sottoscritto tariffe a prezzo variabile si trova ora con costi più alti del previsto, senza possibilità di bloccare l’aumento. Molti utenti, spaesati, non sanno come leggere la bolletta o se possono cambiare gestore in corsa.
Bonus attivi e metodi per abbassare i costi
Il primo strumento di difesa resta il bonus sociale energia, riservato alle famiglie con ISEE sotto i 15.000 euro (30.000 se con almeno quattro figli). Si tratta di uno sconto applicato direttamente in bolletta, che non richiede domanda ma solo la presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica per ottenere l’ISEE aggiornato. Il valore dello sconto varia in base al numero di componenti del nucleo familiare e al tipo di fornitura.
Chi non rientra nei limiti ISEE può agire sulla scelta del contratto: sul portale ufficiale di Arera è possibile confrontare le offerte attive, valutando costi fissi, variabili e durata. Un passaggio al mercato libero va fatto solo se si comprendono bene le condizioni. Serve verificare anche se sono presenti penali di uscita o limitazioni nei bonus legati alla fornitura.
Poi ci sono le azioni quotidiane. Ridurre i consumi non significa rinunciare al comfort, ma saper ottimizzare gli orari di utilizzo, scegliere elettrodomestici in classe A, evitare gli stand-by e installare prese intelligenti. Le pompe di calore, i condizionatori e le lavatrici vanno usati in fasce orarie meno care, quando previste. Alcuni Comuni offrono anche incentivi per il miglioramento dell’efficienza energetica domestica: sostituire i vecchi infissi o installare pannelli solari può ridurre la dipendenza dalla rete.
Settembre è il momento giusto per fare un punto sulla propria gestione energetica. Le bollette salgono, ma chi sa leggere tra le righe riesce a difendersi. Basta poco per risparmiare qualcosa ogni mese, ed evitare brutte sorprese a fine stagione.