Le misure varate dal Governo per il 2025 puntano a sostenere le famiglie con figli e gli studenti, con agevolazioni economiche su istruzione, mobilità e spese quotidiane.
Con l’anno 2025 ormai giunto al termine, iniziano a entrare nel vivo i bonus destinati a famiglie e studenti. Il pacchetto di misure è stato approvato nei mesi scorsi e sta trovando applicazione concreta in queste settimane, con bandi regionali e istruzioni operative già pubblicati. L’obiettivo è alleggerire le spese più rilevanti legate alla scuola, all’università e alla vita quotidiana, sostenendo soprattutto i nuclei con redditi medio-bassi.
Tra i punti centrali ci sono i contributi per l’acquisto dei libri di testo, gli sconti sugli abbonamenti dei trasporti pubblici, gli aiuti per le rette degli asili nido e gli esoneri o riduzioni delle tasse universitarie. Misure che, tra settembre e ottobre, diventano particolarmente importanti per il rientro a scuola e l’inizio dell’anno accademico.
I bonus per la scuola e l’università
Tra le misure più attese ci sono i contributi per i libri di testo, che in molte regioni italiane potranno essere richiesti da famiglie con ISEE fino a 15.000 o 20.000 euro. I fondi serviranno ad acquistare manuali scolastici per scuole medie e superiori, alleggerendo una delle voci di spesa più pesanti dell’anno.

Non mancano gli aiuti per le tasse universitarie, con esoneri parziali o totali per studenti appartenenti a nuclei familiari sotto una determinata soglia di reddito. Il Governo ha previsto anche forme di sostegno per chi sceglie percorsi universitari considerati strategici, come le discipline scientifiche o tecnologiche, dove la carenza di iscritti è più evidente.
Il tema degli asili nido resta centrale: il contributo per la retta viene confermato e rafforzato, con importi che possono arrivare fino a 3.000 euro l’anno per i nuclei con redditi bassi. Una misura che non solo sostiene le famiglie, ma favorisce la conciliazione tra vita lavorativa e cura dei figli.
Infine, spazio ai trasporti pubblici. Anche per il 2025 è confermato il bonus trasporti, che consente sconti sugli abbonamenti mensili e annuali a studenti e lavoratori. Un intervento importante, soprattutto nelle grandi città dove il costo della mobilità incide in modo significativo sul bilancio familiare.
Le prospettive economiche e sociali dei nuovi bonus
I bonus 2025 si collocano in un contesto economico caratterizzato da inflazione contenuta ma da costi ancora alti per le famiglie. Le misure puntano a ridurre il divario tra redditi e spese, intervenendo su settori chiave come l’istruzione e la mobilità.
Le prime stime parlano di una platea di oltre un milione di famiglie che potrebbe beneficiare di almeno una delle agevolazioni previste. L’impatto si vedrà soprattutto tra settembre e ottobre, mesi in cui si concentrano le spese per il rientro a scuola e per l’inizio dell’università.
Dal punto di vista sociale, il pacchetto bonus mira a incentivare la frequenza scolastica, ridurre l’abbandono e garantire pari opportunità di accesso all’istruzione. Alcune misure, come quelle sugli asili nido, hanno anche un impatto indiretto sull’occupazione femminile, facilitando il rientro al lavoro dopo la maternità.
Il quadro complessivo mostra un tentativo di rendere più accessibile il percorso educativo, senza dimenticare la quotidianità di studenti e famiglie. Sarà decisiva la gestione dei fondi da parte di regioni e comuni, chiamati a tradurre in pratiche concrete le linee guida del Governo. Già nelle prossime settimane saranno pubblicati i primi bandi, e la corsa alle domande definirà il successo reale delle misure.