Scade il 31 dicembre 2025: è l’ultima chiamata per approfittare del Bonus mobili collegato alla ristrutturazione edilizia, con vantaggi e regole precise.
Se stai pensando di rinnovare gli arredi di casa o acquistare elettrodomestici nuovi, il Bonus mobili 2025 può fare la differenza. La detrazione Irpef del 50% permette di recuperare metà della spesa (fino a un tetto massimo) per mobili ed elettrodomestici, a patto che siano soddisfatte alcune condizioni normative. Dal 2026 il bonus non sarà più disponibile, perciò è decisivo conoscere bene requisiti, limiti, tempistiche e modalità di pagamento.
Cosa prevede il bonus mobili 2025
Il Bonus mobili ed elettrodomestici 2025 è una misura fiscale che consente di detrarre il 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, purché vengano collegati a interventi di ristrutturazione edilizia su immobili residenziali. Il meccanismo è lo stesso degli anni precedenti, ma il bonus ha una scadenza fissa: tutte le spese devono essere fatte entro il 31 dicembre 2025. Dopo tale data non sarà più possibile usufruire di questa agevolazione.

Uno dei criteri fondamentali è che i lavori di ristrutturazione, o l’intervento edilizio, siano iniziati almeno l’anno precedente a quello in cui si effettuano gli acquisti. Ad esempio, per gli acquisti fatti nel 2025 i lavori devono essere partiti non dopo il 2024. È inoltre necessario che l’immobile sia residenziale, come pure le parti comuni del condominio quando l’agevolazione viene richiesta per zone comuni come guardiole o scale.
Il bonus prevede un limite massimo di spesa detraibile pari a 5.000 euro per gli anni 2024 e 2025. L’importo detraibile è calcolato su tale tetto massimo, e la detrazione va suddivisa in dieci quote annuali di pari importo. Ciò significa che il vantaggio fiscale sarà distribuito nel corso di dieci anni.
Quali acquisti rientrano e quali esclusioni
Non tutti i mobili, arredi ed elettrodomestici sono ammessi alla detrazione: è necessario rispettare i requisiti energetici, le categorie di beni ammesse e le esclusioni chiaramente definite.
Tra i beni ammessi ci sono: cucine, letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, divani, materassi, apparecchi di illuminazione (ove necessari al completamento funzionale dell’arredo). Anche grandi elettrodomestici rientrano nel bonus, ma solo se rispettano le classi energetiche minime richieste: ad esempio la classe A per i forni, E per lavatrici, lavasciugatrici, lavastoviglie, F per frigoriferi e congelatori.
Sono invece escluse dalla detrazione le spese relative a: porte, pavimentazioni come parquet, tende e tendaggi, altri complementi di arredo non essenziali. Anche nei casi ammessi, trasporto e montaggio possono essere inclusi tra le spese detraibili, sempre che rispettino le modalità di pagamento tracciato obbligatorie.
È importante che il pagamento dei mobili e degli elettrodomestici sia effettuato con modalità tracciabili: bonifico, carta di credito o di debito; non è ammesso il contante. Occorre conservare fatture dettagliate, documentazione che dimostri la ristrutturazione dell’immobile, eventuali permessi o titoli abilitativi.
Come richiedere la detrazione e consigli pratici
Per beneficiare realmente del Bonus mobili 2025 è fondamentale seguire correttamente le procedure e prestare attenzione a documentazione e scadenze.
La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi delle persone fisiche). Chi dichiara deve essere il soggetto che ha sostenuto sia le spese per la ristrutturazione sia quelle per l’acquisto dei beni, e deve essere titolare di un diritto reale sull’immobile (proprietario, usufruttuario, comodatario, etc.).
Consigli pratici:
Verifica che il lavoro di ristrutturazione sia stato avviato nel tempo richiesto, e conserva tutta la documentazione relativa ai permessi, autorizzazioni o comunicazioni edilizie
Prima di acquistare, controlla la classe energetica dell’elettrodomestico; assicurati che la versione acquistata soddisfi i requisiti
Conserva le fatture con dettaglio di natura, qualità e quantità del bene; conserva anche ricevute dei pagamenti con carta o bonifico
Controlla di rientrare nel limite massimo di spesa (5.000 euro per gli anni 2024 e 2025) per non superarlo e perdere parte della detrazione
Attenzione al momento del pagamento: usarlo con metodi tracciati è obbligatorio per non perdere il diritto
Infine, poiché il bonus non sarà più disponibile dopo il 31 dicembre 2025, è opportuno programmare gli acquisti che rispettino tutte le condizioni entro tale data, per non restare esclusi.