Un cielo rosso sul finire d’estate: il 7 settembre la Luna piena attraversa il cono d’ombra terrestre e si colora di un rosso intenso, la famosa “luna di sangue”. In Italia il fenomeno arriva al crepuscolo, con la Luna che sorge già in eclissi: serve un orizzonte pulito verso est, uno sguardo paziente e — lo sappiamo — un meteo clemente.
Orari in CEST, durata e visibilità dell’eclissi totale di settembre in Italia
Roma, 7 settembre 2025. L’eclissi si sviluppa in più fasi. Gli orari ufficiali sono indicati in UTC, qui convertiti in CEST per l’Italia. L’ingresso in penombra (P1) cade attorno alle 17:28; l’ingresso nell’ombra (U1) inizia circa alle 18:27; la totalità comincia a 19:30 (U2), raggiunge il massimo a 20:11 e termina a 20:52 (U3). L’uscita dall’ombra (U4) si chiude verso 21:56, mentre l’uscita dalla penombra (P4) intorno alle 22:55.
In Italia la Luna si alza sull’orizzonte quando la totalità è già in corso, perciò un punto d’osservazione con ampia vista verso est fa la differenza. La durata complessiva della totalità si attesta su circa 82 minuti, con una parziale di poco superiore alle tre ore e mezza considerando l’intero passaggio dentro e fuori l’ombra. In termini pratici: tra 19:30 e 20:55 la fase spettacolare è garantita, con la Luna che cresce d’altezza minuto dopo minuto.
Il fenomeno si mostra in modo pieno in Africa orientale, Asia e Australia; in Europa, Italia compresa, la visione coincide con il sorgere della Luna, e questo aggiunge una suggestione particolare — la “luna rossa” che emerge dall’orizzonte marino o dietro profili urbani, già scurita. Per l’osservazione bastano occhi nudi; binocoli o piccoli telescopi aumentano il contrasto dei dettagli, ma la scena resta sicura e godibile senza strumenti. Un consiglio semplice: muoversi in anticipo, scegliere un punto alto o una spiaggia con orizzonte libero, evitare luci dirette. Chi fotografa può impostare tempi medio-lunghi e ISO moderati, perché la luminosità cala parecchio durante la totalità.
Perché la Luna diventa rossa: geometria, Saros 128, superluna e prossime date da segnare
La tonalità rosso-rame nasce dalla rifrazione e diffusione della luce solare nell’atmosfera terrestre: le componenti blu vengono disperse, le lunghezze d’onda rosse curvano nell’ombra e dipingono il disco. In questa eclissi la magnitudine umbrale tocca 1,3638, con gamma −0,2752: parametri che descrivono quanto profondamente la Luna attraversa l’ombra centrale e spiegano la lunghezza della totalità (poco più di 82 minuti).
L’evento cade circa 2,6 giorni prima del perigeo (10 settembre 2025, 08:10 UTC), quindi il disco lunare appare leggermente più grande del solito, una quasi-superluna che accentua l’impatto visivo. Non a caso, il 2025 costruisce una sequenza rara: la totalità di marzo 2025, quella del 7 settembre 2025 e poi un’altra totale il 3 marzo 2026, seguite da una parziale il 28 agosto 2026. Gli astronomi parlano di “almost tetrad”, una quartina in cui tre eclissi risultano totali e una parziale, unita dalla ripetizione dei cicli.

Questa eclissi appartiene al Saros 128 (evento 41 di 71): una famiglia che replica geometrie simili ogni 18 anni e 11 giorni, con una lunga storia di eventi totali tra 1845 e 2097. Per chi osserva dall’Italia, il “perché” fisico è affascinante quanto il “come”: la Luna sorge già immersa nell’ombra, l’atmosfera all’orizzonte assorbe un po’ di luce, i rossi diventano più profondi; lo scarto cromatico varia da città a città per aerosol, polveri, umidità.
E’ normale percepire sfumature arancioni nei primi minuti, poi il rosso cupo si stabilizza mentre la Luna guadagna altezza. Per chi pianifica le prossime uscite, segnarsi 3 marzo 2026 e 28 agosto 2026 ha senso: sono date vicine, utili a costruire un racconto fotografico coerente della serie. Gia qui, però, la combinazione tra Saros 128, tempi lunghi di totalità e coincidenza con il perigeo rende il 7 settembre 2025 una serata da mettere in agenda.
Le ultime eclissi di luna di sangue prima del 2025
Negli ultimi anni le eclissi totali di Luna hanno regalato spettacoli memorabili. Una delle più seguite è stata quella del 16 maggio 2022, visibile in gran parte delle Americhe e parzialmente dall’Europa: una superluna rossa che catturò l’attenzione dei media internazionali. Poco prima, il 21 gennaio 2019, l’Italia poté ammirare un’eclissi totale osservabile in piena notte, con la Luna completamente immersa nell’ombra terrestre per oltre un’ora.
Ancora prima, tra il 2014 e il 2015, si verificò la famosa sequenza delle “quattro lune di sangue” (tetrad), quattro eclissi totali ravvicinate che alimentarono leggende e teorie, ma che soprattutto offrirono occasioni di osservazione continue per appassionati e ricercatori. L’evento più vicino a quello che vivremo a settembre 2025 è stato quello del 14 marzo 2025, visibile in Asia e Oceania: in quell’occasione l’Italia non ebbe la possibilità di seguire l’intera totalità, a differenza di quanto accadrà a settembre. Questi precedenti confermano quanto raro sia osservare più eclissi totali in pochi anni, rendendo il 2025 un anno di grande interesse astronomico.
Riflessione finale
La luna di sangue di settembre riporta, per una sera, l’astronomia in piazza: migliaia di occhi rivolti allo stesso orizzonte, un fenomeno misurabile in minuti e parametri tecnici, ma capace di silenziare la città per qualche istante. È il genere di evento che fa dialogare scienza e stupore, senza bisogno di parole in più.