Estratto conto contributivo INPS, cambia il formato: cosa vedremo nel nuovo documento

Estratto contributivo

Il quadro aggiornato della posizione previdenziale. - www.ireporters.it

Luca Antonelli

5 Settembre 2025

Dal 4 settembre 2025 l’INPS ha rilasciato una nuova versione dell’estratto contributivo: più chiaro, meno errori e con focus sui periodi mancanti.

L’INPS ha aggiornato il sistema di visualizzazione dell’estratto conto contributivo, rendendo attiva dal 4 settembre 2025 una nuova versione del documento online consultabile tramite SPID, CIE o CNS. Si tratta di un cambiamento strutturale, che coinvolge milioni di lavoratori. Il nuovo modello è stato progettato per evidenziare con maggiore chiarezza i periodi di contribuzione e, soprattutto, per mettere in risalto eventuali anomalie, lacune o mancanze nei versamenti. L’obiettivo dell’Istituto è spingere i cittadini a verificare con più attenzione la propria posizione assicurativa e, se necessario, a correggerla prima che diventi troppo tardi.

Una delle novità più evidenti riguarda la disposizione dei dati: il nuovo estratto presenta una griglia semplificata, divisa per anno e per tipologia di lavoro (dipendente, autonomo, gestione separata, ecc.). I periodi privi di contribuzione risultano evidenziati con colori diversi, in modo da saltare subito all’occhio. Le note dell’INPS spiegano la natura del problema: mancanza di denuncia del datore di lavoro, versamenti parziali, incongruenze tra le banche dati. È anche possibile, con pochi clic, inviare una richiesta di verifica all’Istituto.

Il nuovo sistema è stato testato nei mesi scorsi con un campione ristretto, e ora è accessibile a tutti. Non c’è obbligo di scaricarlo, ma chi ha versamenti discontinui o ha cambiato più volte occupazione negli anni, è invitato a controllare con attenzione.

Cosa cambia davvero per i lavoratori

La revisione dell’estratto contributivo non è solo una questione grafica. L’INPS ha voluto rimuovere ogni ambiguità, soprattutto in previsione della futura pensione. I lavoratori che, ad esempio, hanno alternato più contratti brevi o svolto attività con partite IVA occasionali spesso si ritrovano con buchi contributivi di cui non erano nemmeno consapevoli. Con la nuova versione, questi “vuoti” vengono messi nero su bianco, senza margini di interpretazione.

Estratto contributivo
Le novità introdotte dall’INPS nel 2025. – www.ireporters.it

Il documento segnala anche i casi in cui manca la denuncia da parte del datore di lavoro, o in cui il versamento è stato effettuato ma non registrato correttamente nei sistemi INPS. In situazioni di questo tipo, l’Istituto permette di avviare una procedura di ricostituzione della carriera assicurativa, fornendo la documentazione richiesta. Il sistema online è stato integrato con un’interfaccia semplificata, che consente di allegare rapidamente contratti, buste paga o dichiarazioni fiscali.

Molti contribuenti ignorano che il mancato riconoscimento di alcune settimane o mesi può modificare la data di pensionamento, o addirittura impedire il raggiungimento dei requisiti minimi. Per questo, nel nuovo estratto, le sezioni relative ai periodi non validati sono state inserite in cima al documento, ben visibili già nella prima schermata.

L’INPS suggerisce di fare questo controllo almeno una volta l’anno, soprattutto per chi è vicino alla pensione. I patronati, nel frattempo, stanno aggiornando le procedure interne per assistere i cittadini nelle istanze di correzione o integrazione.

Come accedere e cosa controllare subito

L’estratto conto contributivo aggiornato è disponibile accedendo all’area personale INPS tramite identità digitale. Una volta effettuato l’accesso, si può selezionare la voce “estratto conto contributivo” e scegliere tra il vecchio formato e quello nuovo. La versione aggiornata è contrassegnata con la dicitura “2025 – aggiornamento settembre”.

Tra le informazioni da controllare subito ci sono i periodi di lavoro che si ricordano ma non compaiono, le differenze tra quanto dichiarato e quanto effettivamente registrato, e la presenza di eventuali note di errore. L’INPS ha predisposto un sistema di segnalazione semplificato per ogni riga del documento, e nei casi più complessi si può prenotare un appuntamento fisico o in videoconferenza.

Per i lavoratori stagionali, quelli con contratti intermittenti o prestazioni saltuarie, la nuova versione potrebbe rivelare omissioni mai emerse. L’INPS chiarisce che la responsabilità dei versamenti è del datore di lavoro, ma resta a carico del lavoratore l’onere di controllare e, se serve, sollecitare l’azione correttiva. Il rischio è ritrovarsi con contributi non validati nel momento in cui si presenta la domanda di pensione.

Le categorie più esposte a errori restano i lavoratori del settore privato non strutturato, i collaboratori occasionali, e chi ha lavorato all’estero. Per quest’ultima categoria, il sistema prevede una sezione apposita, ma in molti casi i periodi esteri non sono stati ancora recepiti dalle convenzioni bilaterali.

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