Quasi 100.000 ultracentenari in Giappone nel 2025: la maggioranza sono donne, con 114 anni il nuovo primato di età.
Il Giappone continua a guidare il mondo per aspettativa di vita, ma l’invecchiamento della popolazione solleva sfide economiche e sanitarie sempre più urgenti.
In Giappone il tempo sembra scorrere più lentamente, almeno per chi riesce a raggiungere i 100 anni e oltre. Il 2025 segna un nuovo traguardo nella storia demografica del Paese: secondo i dati aggiornati del Ministero della salute nipponico, le persone con almeno un secolo di vita sono salite a 99.763, registrando un aumento per il 55° anno consecutivo. Ma dietro questo primato globale si nascondono anche interrogativi profondi sulla sostenibilità di un sistema sempre più anziano.
La donna più anziana del Paese ha 114 anni e gode ancora di buona salute
Ogni anno, in concomitanza con il “Giorno del rispetto per gli anziani”, festività nazionale giapponese celebrata il terzo lunedì di settembre, le autorità pubblicano le statistiche ufficiali sulla longevità. Quest’anno, i numeri non solo confermano il trend di crescita, ma lo amplificano: 4.644 ultracentenari in più rispetto al 2024, un incremento che riflette abitudini alimentari virtuose, un sistema sanitario efficiente e una cultura della cura degli anziani radicata nel tessuto sociale.
Colpisce il fatto che quasi il 90% dei centenari sia donna. La donna più anziana del Paese ha raggiunto i 114 anni, mentre l’uomo più longevo ha 111 anni. Entrambi vivono in ambienti familiari protetti e con assistenza costante, ma il loro stile di vita conserva alcuni tratti distintivi tipici della tradizione giapponese: alimentazione povera di grassi, ricca di verdure, riso, pesce e tè verde, movimento quotidiano, relazioni sociali stabili e scarsa esposizione a stress cronico.

Dati recenti confermano che il tasso di obesità in Giappone resta tra i più bassi del mondo sviluppato, e lo stesso vale per malattie cardiovascolari e tumori legati a stili di vita, come quelli alla prostata o al seno. A questo si aggiunge l’efficacia delle campagne di prevenzione e dei controlli sanitari periodici, diffusi anche nelle aree rurali.
Una popolazione che invecchia solleva interrogativi su lavoro, pensioni e sanità
Ma non tutto è positivo in questo scenario di longevità crescente. La società giapponese sta affrontando un grave squilibrio demografico, con una natalità in calo e una forza lavoro che si assottiglia di anno in anno. Nel 2025, il rapporto tra lavoratori attivi e pensionati ha toccato un nuovo minimo storico, spingendo il governo a riformare il sistema pensionistico e aumentare l’età pensionabile a 67 anni, con ipotesi di un ulteriore slittamento a 70 nel prossimo decennio.
La spesa sanitaria continua a salire, soprattutto per la cura delle malattie croniche e la gestione della non autosufficienza. Le città giapponesi si stanno adattando: si investe in robotica per l’assistenza domiciliare, servizi di trasporto per anziani, e quartieri “age-friendly” pensati per una popolazione a mobilità ridotta.
Parallelamente, le aziende stanno modificando le politiche interne per trattenere lavoratori senior o reintegrarli in ruoli di consulenza, in modo da trasferire competenze e alleggerire la pressione sulle nuove generazioni. Ma il tema centrale resta la sostenibilità: quanto può reggere un’economia fondata su una popolazione sempre più anziana e in contrazione?
L’altro grande interrogativo riguarda la solitudine. Sebbene il rispetto per gli anziani sia culturalmente forte, aumentano i casi di anziani che vivono soli, spesso in periferie poco servite o in quartieri svuotati. Il governo ha lanciato un piano di riqualificazione urbana e sociale per riportare i legami di comunità nei contesti più fragili, ma i risultati saranno visibili solo nel medio termine.
La longevità giapponese è dunque un fenomeno tanto affascinante quanto complesso: se da un lato rappresenta un successo della medicina, della cultura e della qualità della vita, dall’altro costringe il Paese a ripensare il suo modello sociale, economico e sanitario in un mondo che cambia velocemente.