I roghi continuano. Sulla provinciale la miccia è innescata, si aspetta solo l’ennesimo incendio?

di Fabio Mencocco – Ancora una volta sulla provinciale San Cipriano-Casapesenna, sul territorio di San Cipriano d’Aversa si ci trova a fare i conti con i rifiuti accumulati. La miccia è innescata, così come avvenne nelle settimane addietro, ora il rogo sembra una naturale conseguenza.

Terra dei fuochi, la mano criminale dietro agli incendi

Nelle foto scattate dagli esponenti di Fare Ambiente Casapesenna si vede in maniera evidente come sulla provinciale San Cipriano-Casapesenna si stia già preparando tutto. Un mix di incoscienza, inciviltà e disegno criminale che dà luogo all’accumulo di rifiuti che poi possono essere incendiati in un batter d’occhio. I rifiuti sono già posizionati in un luogo periferico ma a ridosso del centro abitato e dove insistono anche delle villette. Il cumulo è pronto ed ora l’incendio sembra veramente inevitabile. Le stesse fiamme che sulla provinciale hanno divorato amianto e rifiuti speciali qualche settimana addietro, le stesse che costringono le persone a restare chiuse in casa a causa della velenosa nube nera che puntualmente si abbatte sui centri abitati.

Continuano i roghi

Intanto anche nella giornata di ieri le varie pagine social che monitorano il territorio hanno segnalato la presenza di numerosi incendi di spazzatura. Tra i tanti ancora una volta al centro dell’attenzione è finita la zona di Giugliano, questa volta quella al confine con Aversa con il sindaco Alfonso Golia che ha effettuato anche un sopralluogo scrivendo poi sui social: “È almeno il terzo incendio di oggi nell’Agro. È sempre più urgente una stagione di tolleranza zero contro questi criminali che ci avvelenano e ci uccidono”. Un allarme lanciato anche dalle associazioni ambientaliste dell’agro aversano che riunite a Parete hanno chiesto un intervento immediato delle istituzioni. Stessa cosa fatta anche dal sindaco di Casapesenna Marcello De Rosa, che ha scritto alla procura di Napoli Nord denunciando quella lenta morte che sta colpendo tutti. Appelli che fino ad ora sono rimasti inascoltati, perché nonostante gli sforzi del governo nell’agro aversano gli incendi continuano ed il veleno rilasciato continua ad essere uno dei componenti dell’aria che respirano i cittadini.

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