Italia nella morsa del caldo, ma arriva una svolta: crollo termico da domenica

Ritorno del caldo

Da nord a sud l'Italia di nuovo nella morsa del caldo-ireporters.it

Franco Vallesi

19 Settembre 2025

L’alta pressione africana infiamma la Penisola con punte di 35°C, ma un’irruzione fredda dal Nord Europa è pronta a riportare l’autunno già nei prossimi giorni.

Un settembre diviso in due: prima un’ondata di caldo fuori stagione, poi l’arrivo improvviso di aria fredda che cambierà radicalmente lo scenario climatico.

Il mese di settembre si sta rivelando, ancora una volta, capace di sorprendere. Dopo un’estate 2025 che ha già battuto diversi record di caldo, la prima metà dell’autunno meteorologico si apre con temperature anomale e una pressione subtropicale che tiene l’Italia sotto scacco. Ma il quadro è destinato a cambiare: secondo le ultime proiezioni meteo, una massa d’aria fredda potrebbe arrivare sull’Italia già da domenica 22 settembre, ribaltando le condizioni atmosferiche da Nord a Sud.

Caldo fuori stagione: punte di 35°C anche al Nord e clima estivo fino al weekend

Il protagonista delle ultime giornate è senza dubbio l’anticiclone africano, una struttura di alta pressione estremamente estesa che ha preso possesso del Mediterraneo centrale e dell’Europa meridionale. Si tratta di un promontorio particolarmente resistente, in grado di bloccare le perturbazioni atlantiche e garantire cieli sereni, assenza di vento e soprattutto temperature molto elevate per il periodo.

Secondo i dati del Centro Europeo per le Previsioni a Medio Termine (ECMWF), le temperature massime in questi giorni stanno toccando i 34-35°C su molte aree interne del Centro e del Sud, ma anche su alcune zone della Val Padanae dell’Emilia Romagna, con condizioni che ricordano più il mese di luglio che non la terza decade di settembre.

Cosa aspettarsi
Caldo afoso ma da domenica le temperature si abbasseranno-ireporters.it

A rendere il tutto ancora più estremo è la persistenza di questa fase calda, che dura ormai da diversi giorni e potrebbe proseguire almeno fino a sabato 21 settembre, alimentata da una circolazione stabile che impedisce qualsiasi forma di ricambio d’aria.

Non è solo una questione di numeri: a essere fuori scala sono anche le anomalie termiche, che in diverse zone del Paese superano di 6-8°C le medie stagionali. Le ore centrali della giornata risultano particolarmente afose, con valori percepiti anche oltre i 38°C, specialmente nei centri urbani. Un caldo che non dà tregua e che continua a tenere elevato il rischio incendi, oltre a generare disagi sanitari, soprattutto per le fasce più fragili della popolazione.

Un cambiamento radicale in arrivo: aria fredda e crollo termico da domenica 22 settembre

Tuttavia, come spesso accade in autunno, lo scenario meteo è destinato a cambiare bruscamente. Le ultime elaborazioni dei modelli GFS e ICON indicano che una profonda saccatura nord-atlantica, attualmente in fase di discesa dalla Scandinavia, potrebbe raggiungere l’Europa centrale nel corso del weekend e puntare verso il bacino del Mediterraneo già dalla giornata di domenica 22.

Il primo effetto sarà un indebolimento progressivo dell’anticiclone africano, che inizierà a ritrarsi verso sud, lasciando spazio a un flusso di aria fredda e instabile che entrerà dalla porta del Rodano e si riverserà sulle regioni settentrionali italiane. Le prime zone interessate saranno il Piemonte, la Lombardia e il Triveneto, dove già tra domenica pomeriggio e lunedì potrebbero verificarsi piogge, temporali intensi e un crollo netto delle temperature.

Secondo le proiezioni più aggiornate, il calo termico potrebbe essere anche di 10-12°C rispetto ai giorni precedenti, con massime che scenderanno sotto i 22-23°C in molte città del Nord, e minime notturne che torneranno sotto i 13-14°C. Una discesa rapida che restituirà, dopo tanto caldo, la sensazione tipica dell’autunno incipiente.

Anche il Centro Italia sarà coinvolto nel calo termico a partire da lunedì sera, mentre al Sud e sulle isole maggiori il cambiamento sarà più graduale e potrebbe arrivare solo tra martedì 24 e mercoledì 25 settembre.

Non è da escludere, inoltre, che l’ingresso di aria fredda possa innescare nuovi fenomeni di instabilità diffusa, con temporali a carattere di nubifragio e venti sostenuti di Maestrale sulle coste tirreniche. La configurazione prevista è tipica dei mesi autunnali più dinamici, e rappresenta un rischio idrogeologico nelle aree già provate dalla siccità o da precedenti precipitazioni intense.

Con la fine di settembre alle porte, l’Italia si prepara dunque a voltare pagina. L’ondata di caldo anomalo che ha dominato la scena negli ultimi giorni verrà probabilmente archiviata come una delle più intense e tardive degli ultimi dieci anni, ma ciò che colpisce è la brusca transizione verso un regime più freddo e instabile, che segna l’arrivo concreto dell’autunno meteorologico.

Un passaggio rapido, spiazzante, ma perfettamente in linea con la nuova variabilità climatica che caratterizza l’Europa meridionale nel 2025. In un contesto globale segnato dai cambiamenti climatici, settembre conferma ancora una volta di essere uno dei mesi più imprevedibili dell’anno.

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