A Ostia, i bambini della scuola dell’infanzia Stella del Mare sono stati divisi in tre plessi diversi per un’infestazione di vespe. Ma il nido resta introvabile.
Non c’è ancora una data per il ritorno alla normalità per i bambini della scuola dell’infanzia Stella del Mare, in via Mar dei Caraibi, a Ostia. Il motivo è tanto curioso quanto serio: un nido di vespe ancora non individuato, nascosto con tutta probabilità nel tetto dell’edificio. Intanto, i bambini sono stati trasferiti in tre scuole diverse e le famiglie protestano per i disagi quotidiani.
Una bonifica complicata e ancora senza esito positivo
Già prima dell’inizio dell’anno scolastico era stata segnalata la presenza di vespe comuni e vespe orientalis (calabroni). Una minaccia seria per l’incolumità dei più piccoli. La direzione dell’unità socio-educativa del Municipio X aveva subito disposto interventi di bonifica degli spazi interni ed esterni, ma nessuno dei cinque tentativi effettuati ha portato a individuare il nido principale.

Secondo quanto riferito dall’assessore municipale alla scuola Andrea Morelli, è molto probabile che il nido sia stato costruito sotto il tetto della struttura, rendendo complessa la sua localizzazione. “Abbiamo deciso di far intervenire due ditte contemporaneamente, quella specializzata nelle disinfestazioni e quella dell’ufficio tecnico. Potrebbe essere necessario aprire un varco nel tetto, ma si tratta di un’operazione delicata da effettuare in totale sicurezza”, ha spiegato Morelli.
Fino a che non si eliminerà del tutto il nido, l’accesso alla scuola resterà interdetto. Una precauzione comprensibile, ma che ha generato malcontento tra i genitori.
Bambini divisi in tre scuole: disagi e lamentele delle famiglie
A partire dal 19 settembre, gli alunni delle tre sezioni della “Stella del Mare” sono stati distribuiti in tre plessi diversi: Il Pineto (in largo delle Marianne), Tor San Michele (in via della Tortuga) e Quinqueremi (nell’omonima via). Se per due di queste scuole il trasferimento ha comportato un tragitto accettabile, il plesso dell’Idroscalo ha creato forti disagi per molte famiglie.
“Abbiamo iniziato l’inserimento il 15 settembre, ma dopo appena tre giorni ci hanno detto che da venerdì 19 dovevamo portarli altrove, anche molto lontano”, racconta Diego, nonno di uno degli alunni. Il malumore è aumentato quando si è capito che non c’era una data precisa per il ritorno. “La settimana prossima si tenterà un nuovo interventocongiunto, ma finché non avremo riscontri, la scuola resterà chiusa”, ha confermato l’assessore.
Una situazione che mette in difficoltà soprattutto i genitori lavoratori, costretti a riorganizzare la logistica familiare ogni giorno. Alcuni si sono lamentati della mancanza di comunicazione trasparente, altri dell’assenza di una soluzione provvisoria più centralizzata.
Cosa succede adesso: le ipotesi per il ritorno a scuola
A oggi, 25 settembre 2025, la scuola Stella del Mare è ancora chiusa. L’intervento congiunto tra le due ditte — una per la disinfestazione, l’altra per i lavori strutturali — dovrebbe partire entro la fine della settimana. Solo una volta individuato e rimosso il nido sarà possibile pianificare la riapertura.
Intanto, il municipio assicura che i bambini stanno frequentando regolarmente le lezioni nei plessi assegnati, ma resta l’incognita sul ritorno nella sede originaria. Anche se la situazione viene monitorata costantemente, il rientro potrebbe slittare a ottobre inoltrato, se non oltre, in base alla complessità dell’intervento.
Il caso Stella del Mare ricorda quanto le strutture scolastiche siano vulnerabili a emergenze impreviste, e come una semplice infestazione possa trasformarsi in un problema organizzativo serio. In attesa di un rientro in sicurezza, le famiglie chiedono risposte più chiare e tempi certi, mentre la burocrazia e la prudenza continuano a rallentare la normalità.