Pessime notizie per chi sperava di riuscire ad andare prima in pensione: ora si mette davvero male sul fronte previdenziale.
Si mette davvero male per quel che riguarda le pensioni: le possibilità di lasciare il lavoro con qualche anno di anticipo rispetto alla legge Fornero sembrano sfumare e Quota 41, probabilmente, resterà un sogno. Vediamo cosa sta succedendo.

Ci libereremo mai della legge Fornero? Questa è la domanda che milioni di italiani si pongono ogni giorno. Superare la legge Fornero e agevolare le uscite anticipate dal lavoro, è uno dei principali obiettivi di legislatura del Governo del premier Giorgia Meloni. Ma, tra il dire e il fare, ci sono di mezzo le risorse economiche che, purtroppo, mancano. Il progetto sarebbe quello di estendere a tutti i lavoratori Quota 41 in modo che chiunque, raggiunti i 41 anni di contributi, possa smettere di lavorare indipendentemente dall’età anagrafica.
Sarebbe anche un bel modo per agevolare il ricambio generazionale nelle aziende. Il punto è che estendere questa misura a tutti costerebbe allo Stato circa 9 miliardi di euro. Troppi considerando che, con la prossima legge di Bilancio, non si potrà più fare extra deficit come si è fatto quest’anno. Sul fronte delle pensioni rischia di mettersi davvero male.
Pensioni: ecco cosa succederÃ
Non c’è molto da sperare per quello che riguarda le pensioni. Forse Quota 41 non potrà ancora essere estesa a tutti e, in ogni caso, 41 anni di contribuzione potrebbero non essere sufficienti. Vediamo cosa potrebbe succedere a breve.

Si era parlato di un ricalcolo contributivo di Quota 41: in questo modo peserebbe molto meno sulle case dell’Inps e, forse, si potrebbe davvero estendere a tutti. Peccato che, in questo modo, i pensionati subirebbero perdite di oltre il 20% tutti i mesi. Attualmente Quota 41 si rivolge solo a queste categorie:
- lavoratori con invalidità certificata uguale o superiore al 74%;
- disoccupati che non ricevono più la Naspi;
- addetti ai lavori usuranti o gravosi da almeno 7 anni negli ultimi 10 o da almeno 6 anni negli ultimi 7.
Chi fa parte di queste categorie, raggiunti i 41 anni di contributi, può accedere alla pensione indipendentemente dall’età . Ma c’è un altro requisito da soddisfare che pochi conoscono. Per andare in pensione con Quota 41, infatti, non basta avere 41 anni di contributi. È necessario che almeno un anno di contributi sia stato versato prima di aver compiuto 19 anni. E deve trattarsi di 12 mesi di contributi effettivi, non valgono quelli figurativi.
Se questa misura non dovesse venire estesa a tutti per i costi insostenibili, allora per andare in pensione prima non basteranno 41 anni di contributi ma ne serviranno almeno 41 anni e 10 mesi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini. Insomma, la situazione non è rosea e liberarsi, una volta e per tutte, della legge Fornero senza fare troppi tagli e senza far crollare il sistema è più complicato del previsto.