Perché chi abita vicino al mare vive meglio e più a lungo

Vivere vicino al mare

Sembrerebbe che la vicinanza al mare allungherebbe la vita-ireporters.it

Franco Vallesi

3 Settembre 2025

Un recente studio evidenzia come la vicinanza all’oceano abbia effetti positivi misurabili sulla salute e sulla longevità, anche grazie al clima.

Camminare a piedi nudi sulla sabbia, respirare salsedine, ascoltare il rumore delle onde. Non è solo una pausa rigenerante per la mente: vivere vicino al mare potrebbe davvero farci vivere più a lungo. Lo suggerisce una nuova e ampia ricerca pubblicata nel 2025, che rafforza una convinzione già diffusa ma finora mai dimostrata con questa precisione: abitare lungo le coste oceaniche può tradursi in un guadagno tangibile in termini di aspettativa di vita.

Lo studio, condotto da un team della Ohio State University, ha esaminato oltre 66.000 aree censuarie negli Stati Uniti, incrociando i dati demografici con la vicinanza a specchi d’acqua. Il risultato? Chi vive entro 50 chilometri dalla costaha una vita media più lunga di almeno un anno rispetto alla media nazionale. Ma il dato più sorprendente riguarda le differenze tra mare e acque interne: fiumi e laghi non garantiscono lo stesso beneficio.

A pesare, secondo i ricercatori, non è solo la qualità dell’aria o l’effetto rinfrescante del mare, ma anche fattori sociali ed economici: chi vive vicino all’oceano ha, in media, redditi più alti, maggiore accesso a servizi sanitari, e meno giorni di caldo estremo. Un insieme di vantaggi che, messi insieme, disegnano un profilo di salute migliore.

I dati dello studio: un anno di vita in più per chi vive vicino all’oceano

Il nuovo studio, pubblicato su una rivista scientifica internazionale, ha analizzato come la vicinanza a diversi tipi di specchi d’acqua influenzi la salute pubblica. Nonostante ricerche precedenti avessero già osservato benefici nel vivere vicino all’acqua, questa è la prima indagine a distinguere chiaramente tra mare e acque interne.

I risultati sono netti: chi vive entro 50 km dalla costa oceanica ha un’aspettativa di vita di oltre un anno superiorerispetto alla media nazionale di 79 anni. Di contro, chi abita vicino a fiumi o laghi (con superficie di almeno 10 km²) presenta un’aspettativa media di circa 78 anni, inferiore quindi alla norma.

Possibilità economiche
Oltre il mare, un ruolo importante hanno le possibilità finanziare-ireporters.it

Secondo Jianyong Wu, docente di Scienze della salute ambientale e coordinatore dello studio, “ci aspettavamo un effetto benefico da qualsiasi forma di ‘spazio blu’, ma siamo rimasti sorpresi dal fatto che solo la costa marina offra questo vantaggio così netto”.

Il clima costiero sembrerebbe essere un fattore cruciale: le zone sul mare presentano meno giornate torride e temperature massime più basse, riducendo l’impatto delle ondate di calore legate al cambiamento climatico. Questo effetto “cuscinetto” esercitato dal mare si conferma quindi una protezione naturale nei confronti degli stress ambientali.

Reddito, clima e benessere: perché il mare migliora la qualità della vita

Oltre agli effetti ambientali, la ricerca evidenzia che chi vive vicino al mare ha in media un reddito più alto, un parametro che incide direttamente sulla salute individuale. Le persone con maggiori risorse economiche hanno più accesso alla prevenzione, possono seguire diete più equilibrate e sostenere costi sanitari più alti, contribuendo così a un’aspettativa di vita più lunga.

Le aree costiere, inoltre, offrono maggiori opportunità ricreative, facilitano gli spostamenti pedonali e ciclabili, e sono spesso meno esposte a problemi come siccità, isolamento urbano o criminalità. In molte città dell’entroterra, al contrario, la povertà, la mancanza di aree verdi, il traffico intenso e l’inquinamento atmosferico incidono pesantemente sul benessere della popolazione.

Il paradosso è che il mare, simbolo di libertà e accessibilità, è oggi spesso un lusso per pochi. Le case lungo la costa costano di più, e chi riesce ad abitarci gode non solo del panorama, ma anche di una condizione di vita oggettivamente migliore. Questo porta a riflettere su un divario crescente: mentre sempre più persone cercano rifugi naturali per sfuggire allo stress delle metropoli, la qualità della vita resta legata anche al codice postale.

Nel 2025, in un’epoca in cui il clima cambia e il bisogno di benessere psico-fisico è diventato prioritario, il mare si conferma una risorsa viva, in grado di proteggere, curare e – letteralmente – allungare la vita. Un motivo in più per ripensare l’urbanistica e le politiche ambientali non solo in chiave estetica o turistica, ma come scelte strategiche per la salute pubblica.

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