Salvestrini: “Meno rifiuti, più riciclo e tecnologia”, Polieco lancia la sfida

“E’ necessario trattare la problematica dei rifiuti pensando a tecnologie e soluzioni alternative per lo smaltimento” così Claudia Salvestrini, direttore del consorzio Polieco ha aperto la conferenza stampa tenuta al centro direzione di Napoli, che anticipa l’undicesima edizione del Forum Internazionale PoliEco sull’economia dei rifiuti.

Rifiuti e riciclo, le tematiche del Forum Polieco

Al centro dell’attenzione al Forum Internazionale PoliEco sull’economia dei rifiuti, che si terrà ad Ischia il 21 e 21 settembre presso all’Albergo della Regina Isabella, è quello del trattamento dei rifiuti ma soprattutto del loro smaltimento e riutilizzo. Un tema fondamentale se si pensa che, da fonti Corepla oltre il 50% dei rifiuti prodotti non entra nel circuito del riciclo, ecco perché risulta fondamentale “privilegiare la riduzione dei rifiuti e aumentare il riciclo” ha detto Claudia Salvestrini che sottolinea come sia necessario trovare “soluzioni alternative bypassando quelle lobby di potere che indirizzerebbero tutto il materiale di scarto verso i termovalorizzatori e le esportazioni dei rifiuti. Per fare questo è necessario fare rete, mettere insiemi le imprese che gesticono i rifiuti, la ricerca e la scienza, perché “le soluzioni per ridurre la produzione dei rifiuti ed aumentare il riciclo esistono, ma devono essere applicate al nostro paese” ha conlcuso Salvestrini.

Roghi e Terra dei fuochi

Parlare di rifiuti in Campania, significa anche trattare il tema dei roghi tossici che da tempo oramai è diventato una costante sul territorio. Ci sono intere aree oramai in ginocchio e le proteste dei comitati di cittadini e ambientalisti si moltiplicano. Tra le varie cause di roghi ci sono ancora gli incendi di manichette utilizzate per l’agricoltura, che troppo spesso vengono considerate uno scarto mentre invece “possono diventare una possibilità di guadagno, come messo in evidenza proprio da Polieco” ha detto Vincenzo Viglione, Segretario Commissione Ambiente Consiglio Regionale che ha aggiunto: “Le manichette possono fruttare anche 800 euro a tonnellate, ecco perché è necessario mettere in piedi una struttura per recuperare questo materiale. Una delle soluzioni – ha concluso – potrebbe essere quella di replicare il sistema Ecopneus che si occupa di recuperare gli pneumatici esausti”.

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