Prelievi Bancomat gratis: la Grecia dice addio alle commissioni, italiani esclusi

Grecia

La Grecia annulla le commissioni sui prelievi e noi invece?-ireporters.it

Franco Vallesi

22 Agosto 2025

Mentre in Italia aumentano i costi, la Grecia abolisce le commissioni sui prelievi Bancomat: un aiuto concreto per cittadini e turisti.

Dal 28 giugno 2025 l’Italia ha visto entrare in vigore nuove disposizioni sui prelievi di contante che, in molti casi, hanno portato a un aumento delle commissioni per i prelievi Bancomat presso sportelli di banche diverse dalla propria. Una misura che sta suscitando non poche proteste, soprattutto da parte di chi, per abitudine o necessità, continua a fare uso del denaro contante.

Allo stesso tempo, un altro Paese dell’Unione Europea ha scelto una direzione completamente diversa. La Grecia, infatti, ha annunciato ufficialmente l’abolizione totale delle commissioni sui prelievi Bancomat. Una novità accolta con entusiasmo sia dalla popolazione locale che dai milioni di turisti che ogni anno visitano il Paese. Il provvedimento, già in vigore, consente di prelevare senza alcun costo aggiuntivo da qualsiasi sportello automatico, indipendentemente dalla banca di appartenenza.

Il contesto economico dietro la scelta del governo greco

La decisione di eliminare le commissioni Bancomat si inserisce in una strategia più ampia del governo greco, che mira a consolidare il rapporto di fiducia tra istituzioni, cittadini e sistema bancario dopo oltre un decennio segnato da austerità, tagli e crisi finanziarie. Il provvedimento ha anche un forte valore simbolico: rappresenta un segnale di ripresa, stabilità e attenzione concreta verso i bisogni quotidiani della popolazione.

Bancomat
Molti paesi eliminano le commissioni sui prelievi, mentre in Italia sembrerebbe di no-ireporters.it

Nel dettaglio, la misura è stata pensata per incentivare un utilizzo più fluido del contante, ancora oggi molto utilizzato soprattutto nelle zone rurali e nelle isole minori del Paese, dove la presenza di POS e strumenti di pagamento elettronico resta limitata. Il contante è ancora uno strumento fondamentale per molti commercianti, artigiani e cittadini, e ridurre le barriere all’accesso – come i costi per i prelievi – può fare la differenza nella vita quotidiana.

Il governo greco ha anche sottolineato come la gratuità dei prelievi potrà rappresentare un vantaggio competitivo per il settore turistico. Milioni di visitatori ogni anno si trovano a dover affrontare costi imprevisti legati alle commissioni per il ritiro di denaro contante, soprattutto in località dove il pagamento elettronico non è ancora la norma. L’abolizione di queste spese rende il soggiorno più economico e semplice, e rafforza l’immagine della Grecia come meta accessibile e accogliente.

La situazione italiana e il confronto che divide l’Europa

Mentre in Grecia si eliminano i costi, in Italia si moltiplicano. Con le nuove regole in vigore dal 28 giugno, i correntisti italiani devono pagare una commissione aggiuntiva per ogni prelievo effettuato presso ATM di istituti bancari diversi dal proprio. Il tutto viene giustificato dall’intento di promuovere la digitalizzazione dei pagamenti e ridurre l’uso del contante, ma l’effetto collaterale è chiaro: chi non può o non vuole usare carte e app viene penalizzato.

Il contrasto con la linea greca è evidente e apre un dibattito sulle priorità politiche ed economiche dei diversi Paesi europei. Da una parte c’è chi spinge verso un’economia cashless, anche a costo di gravare ulteriormente sulle fasce più deboli della popolazione. Dall’altra, come nel caso greco, si sceglie di favorire l’accessibilità e la semplicità, in particolare per chi vive lontano dai centri urbani o ha meno dimestichezza con i sistemi digitali.

Il caso greco diventa così anche un punto di riferimento e, per molti, un esempio da seguire. In Italia si moltiplicano le richieste di revisione delle politiche bancarie, soprattutto da parte delle associazioni dei consumatori. Non è raro vedere anziani, lavoratori autonomi o cittadini residenti in piccoli comuni lamentare difficoltà crescenti nell’uso del proprio denaro.

Per ora, però, lo scenario è netto: in Grecia i prelievi non si pagano più, in Italia invece costano sempre di più. E la distanza tra le due politiche rischia di diventare sempre più evidente, proprio nelle tasche dei cittadini.

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