Sciopero nazionale del 22 settembre: scuola, trasporti e uffici a rischio blocco

Sciopero nazionale

Lunedì 22 settembre sarà segnato dallo sciopero nazionale di scuola, trasporti e servizi-ireporters.it

Franco Vallesi

18 Settembre 2025

La mobilitazione coinvolgerà l’intero territorio nazionale: previsti disagi in scuole, trasporti e servizi pubblici. Il 22 settembre 2025 sarà una giornata di blocchi e disagi su più fronti, dalla scuola ai servizi pubblici, fino ad aziende private e trasporti.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha ufficializzato la notizia con l’Avviso prot. n. 30 del 16 settembre 2025: lunedì 22 settembre si terrà uno sciopero generale nazionale, che riguarderà sia il settore pubblico che quello privato. Si prevede un impatto rilevante su scuole, uffici, trasporti e altri servizi essenziali.

La giornata sarà scandita da due proclamazioni sindacali distinte ma coincidenti, che coinvolgeranno milioni di lavoratori in tutta Italia. Il rischio è quello di una paralisi in vari settori strategici.

Due mobilitazioni sovrapposte: coinvolti tutti i settori e la scuola

Il primo blocco di sciopero è stato indetto a livello intersettoriale da CUB, SGB e ADL Varese, con l’adesione di CUB SUR e USB, supportata anche da USB Pubblico Impiego. Questa proclamazione è generale e coinvolge tutte le categorie del lavoro, senza distinzione tra comparti pubblici e privati.

Ciò significa che potrebbero essere coinvolti trasporti locali e nazionali, sanità, uffici amministrativi, aziende private, enti pubblici e moltissime altre realtà lavorative. Si tratta di una mobilitazione trasversale, con possibili disagi diffusi per i cittadini, in particolare sul fronte della viabilità e dell’accesso ai servizi essenziali.

Scioperi e disagi
Dalla scuola ai trasporto: il 22 settembre sarà segnato da disagi e proteste-ireporters.it

La seconda proclamazione, più specifica, riguarda il comparto Istruzione e Ricerca. A indire lo sciopero sono state le sigle CSLE, CONALPE e CONF.SAI, e la protesta coinvolgerà in particolare il personale docente e ATA delle scuole italiane. In questo caso, lo sciopero potrebbe causare lezioni sospese o rimodulate, segreterie chiuse, difficoltà nei servizi scolastici di base e problemi per le famiglie.

Cosa aspettarsi il 22 settembre: disagi nei servizi e nelle scuole

L’effetto combinato dei due scioperi rischia di rendere il 22 settembre una giornata complicata per studenti, lavoratori e cittadini. Nelle grandi città è previsto un impatto maggiore soprattutto in ambito scolastico e nei trasporti pubblici locali, dove l’adesione dei lavoratori potrebbe causare ritardi, cancellazioni e chiusure parziali.

Molti dirigenti scolastici stanno già informando le famiglie sulla possibilità di interruzioni del servizio scolastico, invitando a verificare con anticipo l’organizzazione interna dei singoli istituti.

Anche i genitori di bambini nei nidi e nelle scuole dell’infanzia sono chiamati a prestare attenzione: in alcuni casi potrebbero verificarsi assenze improvvise di personale, con conseguente impossibilità di garantire l’apertura regolare delle classi.

A livello nazionale, diverse aziende private stanno predisponendo piani di continuità per gestire l’eventuale assenza di personale, mentre enti pubblici e uffici comunali potrebbero ridurre l’orario di apertura al pubblico o rimandare appuntamenti non urgenti.

Lo sciopero si inserisce in un clima sociale teso, in cui molte sigle sindacali denunciano criticità legate alla precarietà lavorativa, ai contratti, alla riforma della pubblica amministrazione e all’aumento del costo della vita. In questo contesto, il 22 settembre potrebbe rappresentare una delle mobilitazioni più significative dell’autunno.

La giornata del 22 settembre all’insegna delle proteste

La giornata del 22 settembre 2025 si preannuncia dunque come un banco di prova per il rapporto tra lavoratori, istituzioni e cittadini. Dietro le due proclamazioni di sciopero non c’è solo la rivendicazione di condizioni economiche migliori, ma anche la richiesta di attenzione verso la qualità dei servizi pubblici, il diritto all’istruzione e la dignità del lavoro nei settori meno visibili.

Nel caso della scuola, lo sciopero rilancia una riflessione aperta da tempo: la crescente difficoltà nel garantire una gestione efficace del personale docente e ATA, la mancanza di stabilità contrattuale, le criticità logistiche che spesso pesano sulle famiglie e sul personale stesso.

Sul fronte generale, invece, la mobilitazione intersettoriale segna un momento di ricomposizione sindacale, in cui diverse sigle uniscono le forze per riportare l’attenzione sui problemi strutturali del sistema produttivo italiano.

Per i cittadini, il 22 settembre sarà anche una giornata in cui riprogrammare impegni e spostamenti, consapevoli che dietro un servizio sospeso si nasconde un malcontento più ampio.

In un autunno che si preannuncia caldo sul fronte sociale, questo sciopero potrebbe essere il primo segnale di una stagione di proteste più estese, con al centro i temi del lavoro, dell’equità e della partecipazione.

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