Settembre 2025, il calendario fiscale si riempie. Tutte le scadenze da segnare per evitare sanzioni

Fisco scadenze settembre

Agenzia delle Entrate, mese fitto di adempimenti. - www.ireporters.it

Luca Antonelli

4 Settembre 2025

Il mese di settembre si apre con un fitto calendario di adempimenti fiscali: chi deve pagare, cosa e quando.

Con l’inizio di settembre, riparte anche il ciclo degli adempimenti fiscali sospesi o differiti nei mesi estivi. Per molti contribuenti italiani — partite IVA, lavoratori autonomi, professionisti, imprese e anche privati con redditi da dichiarare — il mese segna il ritorno delle scadenze fiscali più rilevanti dell’anno. Tra versamenti, invii telematici e dichiarazioni, il rischio di dimenticare una data è concreto. Le conseguenze, in caso di ritardo, possono andare dalle sanzioni pecuniarie fino a complicazioni più gravi con l’Agenzia delle Entrate.

Il 2 settembre 2025 ha aperto ufficialmente il periodo delle scadenze, con l’IVA mensile e trimestrale da versare entro il 16 settembre. Seguiranno altri appuntamenti cruciali, tra cui il pagamento delle ritenute IRPEF, i contributi INPS per artigiani e commercianti e, soprattutto, la dichiarazione dei redditi 2025, da trasmettere in via telematica entro fine mese per chi non lo ha ancora fatto. In questo quadro, conoscere le date esatte e prepararsi per tempo resta l’unica strategia concreta per non commettere errori.

Le scadenze più urgenti e chi riguarda

Il primo gruppo di adempimenti coinvolge chi è titolare di partita IVA o gestisce un’attività economica soggetta a regimi ordinari. Entro il 16 settembre 2025, scadono i versamenti dell’IVA mensile e del secondo trimestre, a cui si aggiungono le ritenute d’acconto per i professionisti e quelle da lavoro dipendente, che vanno saldate con il modello F24. Sempre entro quella data vanno versati anche i contributi INPS per artigiani, commercianti e professionisti iscritti alla Gestione Separata.

Fisco scadenze settembre
Pagamenti e dichiarazioni, settembre segna nuove date da rispettare. – www.ireporters.it

Per chi ha aderito a regimi agevolati, come il forfettario, restano comunque da saldare eventuali acconti o conguagli relativi alla dichiarazione dei redditi. I titolari di partita IVA soggetti agli ISA (Indici sintetici di affidabilità fiscale) devono invece completare il pagamento delle imposte risultanti dal modello Redditi 2025, tenendo conto delle proroghe concesse in estate.

Da segnalare anche la scadenza per il ravvedimento operoso di chi ha saltato i versamenti di giugno e luglio: in molti casi si può ancora rientrare nei termini riducendo le sanzioni, ma occorre agire subito. L’Agenzia delle Entrate, già da agosto, ha avviato l’invio automatico di lettere di sollecito per i contribuenti non in regola.

Occhi puntati sulla dichiarazione dei redditi

Il secondo grande blocco di scadenze riguarda chi non ha ancora completato l’invio della dichiarazione dei redditi 2025. La data da segnare è il 30 settembre 2025: oltre quel termine, il rischio è di incorrere in una dichiarazione omessa, con sanzioni più pesanti rispetto a quelle previste per un semplice ritardo. I contribuenti possono trasmettere il modello Redditi (ex Unico) tramite un intermediario abilitato oppure utilizzare i servizi online dell’Agenzia, attraverso SPID o CIE.

L’invio riguarda non solo lavoratori autonomi e professionisti, ma anche chi ha percepito redditi non da lavoro dipendente, come affitti brevi, redditi esteri o plusvalenze finanziarie. Anche i locatori che hanno optato per la cedolare secca devono completare l’invio entro questa data, indicando i canoni percepiti nel 2024.

Molti CAF e studi fiscali stanno lavorando a pieno ritmo per smaltire le pratiche entro la fine del mese. Chi non ha ancora preso appuntamento potrebbe avere difficoltà a completare tutto per tempo. Restano disponibili anche le versioni precompilate messe a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, ma serve un controllo attento per evitare omissioni. Soprattutto nei casi con più fonti di reddito o detrazioni particolari, un errore può costare caro.

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