Nel 2026 il sistema delle agevolazioni fiscali in Italia subirà tagli significativi: bonus casa ridotti, detrazioni per i familiari ristrutturate, aliquote Irpef modificate. Ecco tutti i cambiamenti con numeri e impatti concreti.
Da 1° gennaio 2026 entreranno in vigore modifiche rilevanti al sistema delle agevolazioni fiscali. I contribuenti dovranno fare i conti con detrazioni ridotte, bonus edilizi meno convenienti e una revisione delle aliquote Irpef. Alcuni interventi sono stati introdotti già nel 2025, ma sarà con la dichiarazione dei redditi del 2026 che l’impatto si farà pienamente sentire.
Le detrazioni per oneri e spese saranno legate a tetti massimi per chi ha redditi superiori a 75.000 euro. La soglia varia in base al numero di figli a carico: con un figlio il limite si attesta tra i 9.800 e i 14.000 euro, con due figli cresce di poco. Le agevolazioni per i familiari a carico sono state rimodulate: la detrazione per i figli resta a 950 euro l’anno fino a 30 anni, oltre solo in caso di disabilità certificata. Per genitori, nonni e altri familiari a carico sono previsti criteri più rigidi.
Bonus casa e detrazioni edilizie
Dal 2026 i bonus immobiliari subiranno una riduzione sensibile. Le detrazioni per ristrutturazioni ed ecobonus resteranno attive fino al 2027 ma con percentuali inferiori: 36 % per la prima casa, 30 % per gli altri immobili. Si tratta di una contrazione rispetto al 2025, quando era possibile detrarre fino al 50 % delle spese.

Il bonus mobili ed elettrodomestici sarà valido solo fino al 31 dicembre 2025. Salvo nuove proroghe legislative, non sarà disponibile negli anni successivi. Già nel 2025 sono entrate in vigore limitazioni che riducono la platea dei beneficiari, ad esempio per coniugi non proprietari o per alcuni inquilini.
Gli interventi di efficientamento energetico perdono parte del vantaggio fiscale, in particolare se riguardano immobili diversi dall’abitazione principale. Chi intende ristrutturare o acquistare nuovi arredi ha iniziato a pianificare le spese entro la fine del 2025, per non perdere condizioni più favorevoli.
Effetti su Irpef e contribuenti
La riduzione delle detrazioni comporterà un aumento indiretto del carico fiscale per molti contribuenti. Chi ha redditi oltre i 75.000 euro sarà il più penalizzato, soprattutto se con più familiari a carico.
Parallelamente, la rimodulazione dell’Irpef porterà a un abbassamento dell’aliquota intermedia dal 35 % al 33 %, applicata fino a 60.000 euro di reddito. Questo comporterà un risparmio per i redditi medio-alti, stimato fino a 1.400 euro annui. Il beneficio, però, non compenserà sempre i tagli alle detrazioni.
Per lo Stato, i minori sconti fiscali produrranno un incremento del gettito stimato in centinaia di milioni di euro già dal 2026, con aumenti progressivi negli anni successivi. Una parte importante di queste entrate arriverà proprio dalle famiglie con redditi elevati e più figli a carico.
Il 2026 sarà quindi un anno di transizione: da una parte, una piccola riduzione delle aliquote; dall’altra, detrazioni più basse e bonus edilizi meno vantaggiosi. Chi intende effettuare lavori o acquisti rilevanti sta valutando di anticiparli entro il 2025, approfittando delle condizioni ancora attive.