Il consigliere di Portici risponde al sindaco di Casal di Principe: “Mai voluto offendere”

Il consigliere di Portici risponde al sindaco di Casal di Principe: “Mai voluto offendere”. Renato Natale si era detto offeso da un paragone infelice che danneggiava il suo paese ma Salvatore Iacomino rigetta la contestazione e tira avanti.

“Tengo subito a precisare che in alcun modo vogliamo ledere l’onorabilità e la sensibilità Sua e della comunità che guida. Comunità fatta di gente per bene che ho avuto modo di conoscere durante il corso della mia lunga militanza politica e dell’impegno parlamentare assunto alcuni anni fa”, comincia così, sgomberando subito il campo da eventuali fraintendimenti, la risposta del consigliere comunale di Portici, Salvatore Iacomino al quale il sindaco di Casal di Principe, Renato Natale aveva scritto lamentandosi per un paragone infelice tra il malaffare ed il paese casalese. Una similitudine che era passata come offesa ma che Iacomino, chiarisce rigettando ogni tipo di addebito. “Non ho citato Casal di Principe nel testo del nostro manifesto”, dice il consigliere comunale riferendosi ad un manifesto politico che la sua parte politica ha firmato contro l’amministrazione di Portici. “Come giustamente osserva- continua Iacomino- non conosciamo a fondo l’ottimo lavoro che lei ha svolto negli ultimi cinque anni, né tanto meno avremmo avuto un particolare interesse a conoscerlo nel dettaglio, siccome la sua città, cui guardiamo con simpatia e rispetto, non è nel nostro orizzonte speculativo”.

La questione

Fatta la differenza dovuta e separati i campi di azione, il consigliere Iacomino è intenzionato a riportare il punto sulla sua questione politica. “Anzi -dice- non vorremmo che questo equivoco distolga l’attenzione dal messaggio politico che abbiamo voluto esprimere e che ha carattere esclusivamente locale. Non potrebbe che essere così d’altronde”. E poi l’affondo: “Mi permetta di osservare che anche lei non conoscendo la storia antica di Portici, non può sapere che la nostra città fu in passato un Casale e che solo grazie al sacrificio ed il lavoro dei suoi cittadini si riscattò dal giogo feudale. Non conoscendo infine la storia recente di Portici non può comprendere con pienezza il senso delle nostre parole, che però le garantiamo, nulla hanno a che fare con la sua comunità”. Vicenda chiarita dunque? Intanto i ‘cordiali saluti’ tra l’uno e l’altro non sono mancati.

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