La donazione degli organi per salvare vite, sarà molto più semplice

La donazione degli organi per salvare vite, sarà molto più semplice. Un nuovo regolamento ha introdotto la formula del silenzio-assenso

L’ultimo regolamento firmato dal ministro della Salute, è sicuramente destinato ad aumentare il numero dei donatori e quindi salvare vite. Con il nuovo provvedimento è entrata in vigore la formula del silenzio -assenso. Prima della firma, se la persona deceduta non aveva dichiarato esplicitamente il consenso alla donazione degli organi veniva chiesto ai familiari che nella maggior parte delle volte si opponevano anche per tutta una serie di motivazioni strettamente legate al momento del lutto. Con la firma del regolamento, non saranno più i familiari a dover scegliere. Nel caso in cui non si sia opposto il proprio rifiuto per iscritto, la persona con cessate funzioni cerebrali potrà immediatamente essere un donatore. Così come già accade in Gran Bretagna e Francia. Da reni a cuore, da polmoni a fegato, in Italia i trapianti eseguiti nel 2018 sono stati 3.718 e 1.680 i donatori. Numeri che saranno ora migliorati.

Per la donazione sono necessarie informazione ed organizzazione

Chiaramente, dovrà essere data larga informazione a tutti e dovranno essere migliorate anche le possibilità di donazione, visto che non tutti gli ospedali sono organizzati a farlo. Il Piemonte, è la regione con il record di 5mila trapianti di rene eseguiti: gli ultimi due sono stati effettuati presso l’ospedale Molinette e al Maggiore della Carità di Novara. Gli organi provenivano da un donatore piemontese deceduto per emorragia cerebrale. Eccetto per pazienti oncologici in fase attiva, per cui nella maggior parte dei casi la donazione di organi è impossibile, possono essere donati gli organi di qualsiasi persona il cui decesso avvenga in ospedale, nel reparto di terapia intensiva, in seguito a morte cerebrale o arresto cardiaco.

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