Scorta alla senatrice Segre, Grasso: “FN non è folklore”. E Salvini: “Anche io ne ricevo”

Scorta alla senatrice Segre, Grasso: “Il fascismo può tornare e FN non è una minoranza folkloristica”. E Salvini: “Di minacce anche io ne ricevo”.

“Quando vi dicono che il razzismo non esiste, che il fascismo non può’ tornare, che Forza Nuova e’ una minoranza folkloristica, avete la dimostrazione che non e’ vero. Che queste sono orrende scuse, il seme dell’indifferenza. Una parte di questo Paese vive nell’odio e nel rancore. Provate a mettere da parte solo per un istante l’incredibile storia personale di Liliana Segre: oggi c’e’ qualcuno che se la prende violentemente con una signora di 89 anni che non odia, non insulta, non minaccia. La sua unica ‘colpa’ sta nella fermezza morale con cui ricorda a tutti noi i rischi dell’indifferenza, nel sorriso con cui fa scivolare via quei brutti insulti. E, questo, e’ un enorme problema culturale, oltre che una vergogna”. Cosi’ il senatore Pietro Grasso (Leu) in un post su Facebook a seguito della notizia della scorta alla senatrice Liliana Segre per le minacce ricevute. Sugli insulti e minacce ricevuti dalla senatrice via web la Procura di Milano ha aperto un’inchiesta allo stato contro ignoti. A occuparsene è il Dipartimento antiterrorismo. “Sono sicuro che Liliana Segre non sia preoccupata, lei che ha guardato negli occhi ben peggio delle minacce che ha ricevuto. Voglio dirle che, in ogni caso, può’ stare tranquilla perché’ la sua incolumità’ e’ nelle mani degli uomini e delle donne dell’Arma dei Carabinieri, dello Stato. Io sono orgoglioso delle nostre Istituzioni che, nel difendere lei, difendono la dignità’ di tutti noi. Sarebbe bello se a Liliana Segre, se a questa signora che potrebbe essere vostra nonna, oltre alla protezione dei Carabinieri arrivasse quello dell’abbraccio di tutti i cittadini per bene”, ha aggiunto Grasso.

Salvini “Anche io ne ricevo quotidianamente”. Solidarietà trasversale

“Le minacce contro Segre, contro Salvini, contro chiunque sono gravissime”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini lasciando una manifestazione di Coldiretti in corso in piazza Montecitorio, riferendosi all’assegnazione della scorta alla senatrice a vita. “Anche io ne ricevo quotidianamente”, ha aggiunto. Accanto alla senatrice Segre si sono schierati in molti e da diversi schieramenti politici. “Gli squallidi insulti e le gravi minacce social ricevuti dalla senatrice a vita Liliana Segre sono da condannare con decisa fermezza. Dispiace che una donna con la sua storia debba essere costretta alla scorta. Solidarietà da tutto il Gruppo FI Camera”. Lo scrive su Twitter Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. “In questo Paese incattivito cresce una regressione culturale alimentata in forma cinica da un pezzo della politica. Come se non fosse bastato tutto quello che ha vissuto nella sua infanzia, oggi la senatrice Segre e’ costretta a muoversi sotto scorta a 90 anni a causa degli insulti razzisti. Una vera e propria vergogna”, il commento di Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana-Leu. “La scorta per LilianaSegre – per Graziano Delrio, capogruppo democratico alla Camera- e’ un brutto segnale. Non dobbiamo sottovalutare razzismo e antisemitismo. Ma soprattutto non dobbiamo lasciarla sola. Come accadde 80 anni fa”.

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