Pioggia e freddo: produzione di pomodoro compromessa, è allarme

Produzioni a rischio ed agricoltori in ginocchio a Villa Literno, il freddo e la pioggia anomala di questa primavera hanno inciso sulla produzione di pomodoro: l’oro rosso per i liternesi e per l’agro aversano.

Meteo avverso: produzione pomodoro a rischio

La grandine, il freddo anomalo, la pioggia. Tre fattori che hanno già inciso sulla produzione di pomodoro tra Villa Literno e l’Agro Aversano. La patria dell’oro rosso è costretta a fare i conti con un meteo avverso che ha inciso moltissimo sulla produzione di pomodori che proprio in questi mesi erano in fase di coltivazione. La grande quantità di acqua e la grandine hanno fatto sviluppare numerose malattie alle piantine in fase di germoglio, distruggendo o quasi la prima produzione. Tanti sono gli agricoltori colpiti da questa vicenda che si ripercuoterà sia sulla quantità di produzione, sia sui costi che gli stessi imprenditori agricoli dovranno affrontare. Basti pensare che per seminare e produrre un moggio di terreno coltivato a pomodori servono circa 2 mila euro e solo nell’agro aversano ci sono circa 4 mila ettari di coltivazioni di questo frutto.

Ora bisogna ripartire

Con il cambio di temperature e la diminuzione della pioggia i coltivatori stanno correndo ai ripari, cercando di recuperare le piantine di pomodoro che per loro stessa natura sono molto resistenti. In questo momento, secondo gli esperti, qualcosa si può ancora fare per salvare la produzione, ma inevitabilmente la resa sarà minore. Si parla di un perdita complessiva tra il 30 ed il 50%. Perché è vero che la piantina è resistente, ma è come doversi rimettere a correre quando si hanno “braccia e gambe rotte” fanno sapere alcuni agricoltori della zona. Dunque la produzione non è annullata, ma sicuramente compromessa. Per ora non è stato ancora chiesto lo stato di calamità naturale, anche perché manca l’accordo tra gli agricoltori e non c’è stato, per ora, nessun intervento delle associazioni di categoria né delle istituzioni locali. Un allarme è stato lanciato dal gruppo do opposizione Noi Liternesi che ha chiesto un intervento per salvare la produzione.

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