Adesso se perdi il lavoro potrai riscattare il bonus da 1000 euro che si va ad aggiungere alla Naspi: la novità per i disoccupati italiani.
L’Italia non abbandona la politica dei bonus che adesso spettano a chi ha perso il lavoro e vanno ad aggiungersi alla più nota Naspi. Stiamo parlando del Sostegno al Reddito. Questo è indirizzato a tutti coloro che erano stati assunti da uno o più contratti in somministrazione, indipendentemente se a tempo determinato o indeterminato. Il nuovo sussidio è indirizzato anche a coloro che erano ingaggiati in apprendistato.
Per contratto di somministrazione si intende quella tipologia di lavoro che è caratterizzato dal coinvolgimento di tre soggetti. Le parti coinvolte sono l’agenzia per il lavoro, il dipendente e l’utilizzatore, vale a dire l’impresa o il professionista entro il quale il lavoratore eseguirà concretamente le proprie mansioni. Una volta cessato il rapporto di lavoro, sono riconosciuti gli stessi diritti dei lavoratori normali e per questo è possibile richiedere non solo la Naspi, ma anche la Sar.
Non solo la Naspi se perdi il lavoro: arriva il bonus da 1000 euro
Se hai perso il lavoro e stai cercando un aiuto economico, il sostegno al reddito SAR potrebbe essere la soluzione giusta. Questo bonus, che non è erogato dall’INPS ma da Forma.Temp (Fondo per la formazione e il sostegno al reddito dei lavoratori in somministrazione), offre un supporto finanziario a chi soddisfa specifici requisiti. Scopriamo insieme a chi spetta e come fare domanda. Per avere diritto al sostegno al reddito SAR, è necessario essere disoccupati da almeno 45 giorni.
Tutti i richiedenti dovranno rientrare delle seguenti condizioni:
- 110 giorni di lavoro maturati – Aver lavorato almeno 110 giorni (o 440 ore lavorate in caso di part-time verticale, misto o con contratti Monte Ore Garantito – MOG) negli ultimi 12 mesi a partire dall’ultimo giorno di lavoro in somministrazione.
- Conclusione della procedura MOL – Aver terminato la procedura di Mancanza di Occasioni di Lavoro (MOL) come previsto dall’articolo 25 del CCNL Agenzie per il Lavoro.
- 90 giorni di lavoro maturati – Aver lavorato almeno 90 giorni (o 360 ore lavorate) negli ultimi 12 mesi a partire dall’ultimo giorno di lavoro in somministrazione.
Il calcolo delle giornate di lavoro utili per il bonus SAR si basa sulla condizione più favorevole per il lavoratore. Quindi se in busta paga sono indicati 23 giorni retribuiti, 21 giorni lavorati e 26 giorni ai fini INPS, verranno considerati i 26 giorni. A chi soddisfa i requisiti indicati nei punti 1 e 2, spetta un sostegno al reddito pari a 1.000 euro lordi. Per chi rientra nel punto 3, il contributo è di 780 euro lordi. Questo importo si aggiunge alla NASPI, offrendo un ulteriore aiuto economico ai lavoratori in somministrazione.
La domanda per il sostegno al reddito SAR deve essere presentata dopo il 45° giorno di disoccupazione, entro un periodo di 68 giorni. Pertanto, la richiesta deve essere inviata tra il 106° e il 173° giorno successivo all’ultimo giorno di lavoro in somministrazione. Per presentare la domanda bisognerà rivolgersi ad uno sportello sindacale di settore oppure in alternativa sarà possibile procedere in autonomia. Nella presentazione sono richiesti un documento di identità valido, codice fiscale o tessera sanitaria, copia delle buste paga e non solo.
Infatti, tra gli altri documenti richiesti troviamo l’estratto conto previdenziale INPS emesso dopo almeno 105 giorni dalla cessazione dell’ultimo lavoro, eventuali certificati di malattia, infortunio o maternità, documento con le coordinate bancarie IBAN ed infine la documentazione INPS attestante il riconoscimento della Naspi. Tutti i documenti dovranno poi essere caricati in formato foto o .pdf sulla piattaforma FTWeb.